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Lottiamo perché non ci sia più un solo precario in Campania

di E. Bencivenga e M. Cappiello (Anaao Campania)

03 OTT - Gentile Direttore,
finalmente dopo circa 3 anni di intenso lavoro su Tavoli Tecnici tra l’Anaao Assomed e le altre Organizzazioni Sindacali della Dirigenza Medica, Sanitaria, Veterinaria ed Amministrativa e la Parte Pubblica inizia anche in Regione Campania la seconda fase del processo di stabilizzazione, dopo quella già conclusasi nel Settembre del 2015.

L’impianto giuridico costruito con fatica in questi anni, vedi da ultimo la Legge Madia, non ha dato più alibi alle Aziende Sanitarie, piuttosto pigre, nel recepire le normative per la stabilizzazione dei precari in sanità.

Dopo l’emanazione delle linee guida in materia di stabilizzazione diverse sono le procedure di avviso pubblico emanate per convertire i rapporti di lavoro da tempo determinato a tempo indeterminato, cosi come stabilito all’Art. 20 del D.Lgs n. 75/2017 per il comma 1, ossia i lavoratori a tempo determinato, ma con un contratto di assunzione.

Al momento tutte le Aziende della nostra regione stanno procedendo in tal senso, in particolare dopo l’Istituto dei Tumori “Fondazione Giovanni Pascale” anche l’Ospedale “A. Cardarelli” e l’Azienda “San Giovanni di Dio Ruggi D’Aragona” di Salerno con delibere in esecuzione immediata battono tutti sul tempo con primi stabilizzati a partire già dal 1 Ottobre 2018.

Dopo anni di precariato i nostri professionisti vedono riconosciuto il diritto di un lavoro stabile attraverso la valorizzazione della loro esperienza professionale e i nostri cittadini saranno curati da persone con un lavoro che dona serenità e tranquillità.

Ovviamente queste procedure rappresentano solo un punto di partenza, in quanto sono ancora circa 1000 i dirigenti medici, sanitari e del personale tecnico amministrativo che aspettano l’avvio delle relative procedure concorsuali riservate per la stabilizzazione degli aventi diritto al comma 2, coloro che lavorano con contratti a progetto o di collaborazione e che non risultano assunti con un contratto di lavoro stabile e tutelante.

Si considerano tali procedure un viatico verso la definitiva risoluzione di un annoso problema che vede ancora professionisti lavorare, in alcuni casi da oltre 15 anni, senza garanzie ne’ contrattuali ne’ di tutela dei diritti fondamentali come ferie, malattia e maternità.

Siamo convinti che la tutela della salute dei cittadini passa anche attraverso una stabilità lavorativa che solo un contratto a tempo indeterminato può assicurare e di questo diamo merito alla regione che ha saputo recepire ed intercettare le difficoltà di una categoria sempre più vessata da blocchi contrattuali e carenze di organico.

L’Anaao Assomed vigilerà con “un pressing continuo” affinché “non ci sia più un solo precario in regione Campania”.

Enzo Bencivenga
Segretario Regionale Anaao Campania

Maurizio Cappiello
Componente Direzione Nazionale Anaao Assomed


03 ottobre 2018
© Riproduzione riservata

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