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Pizza-infermieri: un attrito che viene da lontano

di Vanda Carli-Rössl

25 OTT - Gentile Direttore,
mi permetto di scrivere della vicenda che vede l'ordine dei medici di Bologna contro i medici quando propongono protocolli infermieristici avanzati nei soccorsi (le autonomie/task shifting medici-infermieri che in Svizzera abbiamo per alcuni farmaci e manovre...non lavoro più da anni, e non sono imadrelingua italiana: perdonatemi).

Leggo che nell'articolo di Nicola Colamaria c'è molta ingenuità, forse perchè non ha mai visto o ascoltato da vicino il dottor Pizza Giancarlo, presidente dell'ordine medico di Bologna da moltissimo tempo (in Italia le cariche sono come i titoli nobiliari: per tutta la vita).

Dieci anni fa circa, accompagnavo una conoscente a Bologna per un congresso, ero curiosa e sono entrata nella sala. Era un seminario sui reparti a gestione infermieristica, quelli dove il medico non era la figura principale, ma quasi un consulente per il proseguire delle cure in lungodegenza. Dopo gli interventi dei vari direttori e coordinatori e rappresentanti degli infermieri, parlò Giancarlo Pizza. Di seguito chiarì la sua forte obiezione a quelle realtà: per lui, i reparti a gestione infermieristica non funzionano, costano troppo e non garantiscono le cure adeguate ai pazienti.

Guardavo la mia conoscente accompagnata e pensavo: quello sembra un tifoso del Milan che urla "abbasso Roma" nello stadio pieno di tifosi romani! Poco diplomatico. E infatti molti in sala hanno disapprovato questa tesi, perchè si sentivano svalutati. Lui si è mostrato molto risentito, accusando il pubblico di non dare spazio alla sua opinione come invitato. Ma al tempo stesso non ha spiegato scientificamente perchè e come i reparti infermieristici sono da buttare via e costano di più (dagli stipendi di un infermiere non si direbbe). Sembrava solo una provocazione o un pregiudizio. L'atmosfera era elettrica, anche se i moderatori cercavano di placare gli animi.

Oltre alle sue opinioni contrarie, prima di uscire durante la pausa io ho assistito al tentativo di una infermiera di colloquiare direttamente col dottor Pizza, ma lui l'ha subito fermata dicendo: "sto parlando con una dottoressa?" - allora lei si è qualificata come dottoressa in infermieristica, ma senza ottenere "udienza" perchè non era un medico, quindi non degna della risposta di Pizza.

Quindi era chiaro a tutti che Pizza stava già sviluppando allora una certa negatività verso gli infermieri "impostori", che avrebbero forse fatto meglio a stare al loro posto (ciò è a dire, dipendendo dal medico).

Insomma, il dottor Pizza forse è un difensore dei medici ortodossi, ma vista quella conferenza, anche un attaccante degli infermieri...o forse anche Grande Inquisitore dei medici che vogliono condividere l'assistenza con gli infermieri in modo evoluto?
 
Vanda Carli-Rössl
Fisioterapista pensionata 

25 ottobre 2018
© Riproduzione riservata

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