Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Lunedì 06 MAGGIO 2024
Lettere al direttore
segui quotidianosanita.it

Trasformiamo le avversità in opportunità, subito

di Mara Tognetti

30 MAR - Gentile Direttore,
seguo da molto il Suo quotidiano assai utile specialmente in questa fase. Nonostante i molti temi che hanno arricchito le mie riflessioni non sono mai intervenuta perché credo che la mia prosa sia del tutto inadeguata per una comunicazione semplice ed efficace come sono gli articoli da Lei pubblicati.
Ho deciso di farlo oggi perché il contributo di Vittorio Mapelli che stimo sia come studioso che come amministratore pubblico mi ha indotta a schierarmi.
Non contro ma per trarre alcune indicazioni a partire da alcuni spunti contenuti nel suo contributo.
 
Come sa bene Mapelli, essendo un fine economista, alla fine se sommiamo i numeri, che lui stesso ci ha fornito, con l'addendo più e sottraiamo quelli con l'addendo meno le strutture ospedaliere sono diminuite.
Certo molti i motivi, inadeguatezza organizzativa, nuovi modelli di servizi sanitari regionali imperanti, tendenze europee, ma anche retoriche politiche e purtroppo anche di professori programmatori.
 
Lo stesso possiamo ripetere per il personale di tutte le professioni sanitarie. Così come per i servizi territoriali che in alcune Regioni sono stati smantellati più che in altre.
 
Detto questo credo che un insegnamento dobbiamo trarre da questo contributo e anche da altri da voi pubblicati (penso alla nota del Prof. Gensini sull'importanza delle nuove tecnologie, ecc.): dobbiamo pensare alla ricostruzione.
 
Questa drammatica e difficile esperienza deve diventare un'occasione importante per ripensare il nostro sistema sanitario e non solo, proprio perché non saremo più come prima. Una sfida generativa che va colta da subito.
Bisognerà ripensare la rete ospedaliera e le sue interconnessioni, indipendentemente dalla natura profit o non profit delle singole strutture. Probabilmente dovremo pensare ad alcuni HUB ospedalieri e a diversi ospedali che fanno della continuità assistenziale il loro punto di forza.
 
Un ruolo più attivo dei medici di base quale ruolo di snodo fra specialistica e cittadini. Certo in questa fase la medicina associata avrebbe consentito di gestire meglio pazienti con presunto COVID e non. Senza nulla togliere ai troppi medici di famiglia che continuano a fronteggiare la situazione a mani nude (e non solo perché non hanno ancora le mascherine).
Una medicina del territorio e per i territori e i loro cittadini. Un sistema integrato concreto che si fonda sulla grande disponibilità di tecnologie della comunicazione e dei big data. Ancora una volta l emergenza di questa fase storica ha mostrato come sia possibile fare un passo avanti per tutti ( i lavoratori con il cosiddetto lavoro leggerò, gli insegnati con le lezioni da remoto; ecc.)
 
Una reale e concreta diffusione di nuove tecnologie in tutti i presidi (in alcune realtà di questa nostra regione martoriata gli operatori per accedere ad internet debbono ancora chiedere ogni volta l autorizzazione al proprio superiore!).
 
Questo ed altro ancora dobbiamo cominciare a fare da subito e non dopo perche la ricostruzione va pensata e programmata. Certamente non possiamo fare nulla con finanziamenti sempre più risicati.
 
Il nostro sistema sanitario sta reggendo ancora una volta perché i suoi professionisti sono straordinari anche se li continuiamo a mandare a combattere con una croce disegnata sul petto.
 
Dobbiamo guardare a quello che ci sta accedendo intorno per pensare subito a come ridisegnare il nostro futuro, la nostra salute. Trasformiamo le avversità in opportunità subito.
 
Mara Tognetti
Professore Ordinario di Sociologia Generale
Dipartimento di Scienze Politiche
Università degli Studi di Napoli Federico II


30 marzo 2020
© Riproduzione riservata

Altri articoli in Lettere al direttore

lettere al direttore
ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale:
Via Giacomo Peroni, 400
00131 - Roma

Sede operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
    Joint Venture
  • SICS srl
  • Edizioni
    Health Communication
    srl
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy