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Uno scudo legale anche per gli odontoiatri

di Maria Maddalena Giungato

10 APR - Gentile Direttore,
anche AIO-Associazione Italiana Odontoiatri intende con fermezza sostenere la necessità di uno scudo legale per gli operatori sanitari, evidenziando la necessità che lo stesso riguardi anche gli odontoiatri liberi professionisti, che in Italia assicurano sempre e comunque la quasi totalità delle prestazioni rese ai pazienti.
 
Anche in questo periodo emergenziale, i pazienti che hanno avuto necessità di un’assistenza odontoiatrica urgente si sono rivolti al loro dentista di fiducia che, con tutte le criticità e le difficoltà del momento, ha garantito la prestazione urgente e, quindi, di fatto ha assicurato alla collettività un servizio essenziale.
 
E’ giusto, dunque, che qualora un paziente abbia contratto un’infezione da Covid 19, non imputabile a dolo o colpa grave dell’odontoiatra, quest’ultimo possa beneficiare del cosiddetto “scudo”, di cui oggi tanto – giustamente - si parla e non essere esposto ad azioni risarcitorie.
 
Non solo: come sostenuto da Macrì, Grasso e Giannotti in riferimento al dibattito sul Decreto “Cura Italia”, questo può essere il momento giusto per apportare alcune modifiche alla Legge Gelli, anche con riguardo al problema del costo economico del contenzioso per medici e odontoiatri convenuti in giudizio che, tuttavia, spesso sono costretti a sostenere i costi del procedimento giudiziario anche quando questo accerta la loro assenza di responsabilità nella produzione dell’evento avverso.
 
AIO – attraverso il suo Presidente Fausto Fiorile – condivide la proposta di “tornare, anche in ambito sanitario, ad affermare un principio generale del diritto ovvero che, con le dovute e sopra dette eccezioni, le spese processuali seguono la soccombenza: chi perde paga”.
 
Occorre un ripensamento per un “uso responsabile” della giustizia: la rilevanza, anche morale, del lavoro svolto da tutti gli operatori sanitari deve necessariamente indurre a rivedere talune logiche accusatorie che oggi più che mai non giovano ai medici, ai pazienti e ad una società che possa dirsi civile.
 
Maria Maddalena Giungato
Avvocato

10 aprile 2020
© Riproduzione riservata

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