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Mmg: sì alla dipendenza, no ai tamponi

di Maria Francesca Falcone

02 NOV - Gentile Direttore,
ho scritto diverse volte negli ultimi due anni al vostro Giornale e questo mi ha dato la possibilità di scoprire che a pensarla così come me, una visione reale del presente e del futuro della Medicina del Territorio /Cure Primarie, non fossi l’unica. Infatti l’estate scorsa è nata, dall’idea di Colleghi Pugliesi, una iniziativa cominciata in chat con pochi Medici e ampliata con un Gruppo FB, Medici per la Dipendenza delle Cure Primarie.
 
Ogni giorno il nostro gruppo si fa più folto, ad oggi i firmatari della lettera indirizzata al Governo sono in 140 (vedi allegato). Mai avrei immaginato di dover addirittura assistere ad un vero colpo di mano notturno in cui, per la prima volta nella storia, un solo sindacato qualche giorno addietro, ha deciso per tutti i MMG d’Italia inserendo queste disposizioni nell’Accordo Collettivo Nazionale, procedura inaccettabile.
 
E da quel giorno al nostro Gruppo stanno arrivando molte richieste di adesione, sicuramente andremo avanti con le nostre proposte a tutti i livelli per dare voce a chi voce non ha mai avuto perché è verissimo che l’unione fa la forza. Ed è notizia di ieri che già tre Colleghi di Foggia sono stati contagiati (uno addirittura in rianimazione) semplicemente per avere espletato visite e somministrato vaccini, figuriamoci il Girone Dantesco dei tamponi che vorrebbero imporci senza avere nessuna idea del nostro lavoro quotidiano aumentato in maniera esponenziale da Marzo vista la chiusura di Servizi ed Ambulatori delle ASP, degli Ospedali, dell’INPS, INAIL di cui nessuno parla e di cui nessuno si lamenta perché abbiamo noi messo le pezze ad un Sistema Sanitario andato in tilt.
 
Ci siamo dovuti anche inventare il lavoro di “ Amministrativi ed Informatici” oltre che Medici senza sosta. I MMG che sono morti durante la prima ondata non hanno avuto nessun riconoscimento, le famiglie non hanno avuto nessun risarcimento perché non contemplato nei nostri diritti, ed ancora insistono peggio di prima, con l’idea geniale dei Tamponi.
 
Ci teniamo a precisare che non abbiamo mai chiesto oboli in cambio di nulla, è falsa la notizia (ieri sera ribadita in Tv) che vorremmo aumenti o arretrati. Vorremmo solo che le nostre motivazioni fossero ascoltate prima di decidere cose senza senso, irrealizzabili, pericolose, solo per disperdere fumo all’opinione pubblica a cui passa il messaggio ingiusto che “i medici di famiglia non vogliono fare nulla”, però se ci fate caso si parla tanto di noi, ma in nessuna trasmissione, nessuna, è stato mai invitato un solo Medico di Famiglia che lavori nella sua realtà ma soltanto burocrati o scienziati, cioè i soliti noti.
 
Se fossero stati lungimiranti e realisti, avrebbero dovuto e potuto (sono ancora in tempo) assumere solo per il tracciamento e per eseguire materialmente i tamponi, i circa 26.000 giovani Medici che hanno partecipato all’ultimo concorso nazionale, il 22 Settembre, per accedere alle Scuole di Specializzazione (13.600 borse disponibili, quindi ne rimarranno 12.000 disoccupati fino al prossimo anno), che avrebbero cominciato la loro esperienza giustamente remunerata, frequentando un corso rapido di formazione specifico, e che invece continueranno a rimanere disoccupati e frustrati a carico delle famiglie .
 
Abbiamo capito di essere in tanti, fino ad ora dispersi e isolati in tutto lo Stivale, ma cercheremo di unirci sempre più affinchè finalmente si possa arrivare per tutti i Medici del Territorio e Cure Primarie ad una radicale riforma che comprenda anche la Dipendenza con tutte le tutele di cui ogni lavoratore ha pienamente diritto, mettendo in soffitta definitivamente la parola “Convenzione” coniata negli anni che furono e superando il concetto dei Microteam, già obsoleto ancor prima di nascere.
 
Maria Francesca Falcone
MMG Catania
 


02 novembre 2020
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