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Gli stomizzati e la gara toscana. Estar: “Da noi sempre grande attenzione a esigenze dei pazienti”

di Monica Piovi

23 MAR - Gentile Direttore,
siamo venuti a conoscenza di un articolo pubblicato sul sito dell’Associazione Astos, Associazione Stomizzati Toscana onlus, dal titolo “Riflessioni sui primi  effetti(negativi) dei bandi di gara per acquisto di presidi. Il caso dei “richiamati” in Toscana”, a firma di Pier Raffaele Spena – Presidente FAIS odv, Federazione delle Associazioni di Incontinenti e Stomizzati, articolo poi riportato anche su quotidianosanità.it.
 
Manifestiamo una certa sorpresa per i contenuti riportati in questo articolo ed in particolare per le considerazioni relative alla scarsa attenzione ai pazienti che riteniamo essere infondate.
 
L’intero percorso amministrativo seguito dal competente ufficio gare di Estar relativo alla gara DM Stomia è stato un percorso di massima condivisione e partecipazione proprio con l’Associazione dei pazienti stomizzati per ascoltare direttamente le esigenze dei pazienti e tradurre al meglio tali necessità all’interno degli atti di gara.
 
E’ stato in particolare accolto l’invito a non porre nella gara nessuna restrizione o graduatoria nella scelta dei dispositivi, consentendo a tutte le ditte presenti sul mercato di poter offrire tutti i prodotti disponibili. Tale necessità era tra l’altro perfettamente in linea con le indicazioni regionali, seguite perfettamente da Estar nella procedura di gara, contenute nella decisione n. 7 del 20/07/2018 emanata dall’Organismo Toscano per il Governo Clinico.
 
Difatti potrebbe ben dirsi che la procedura non è una gara nel senso classico del termine ma è un accreditamento di tutti i prodotti presenti nel portfolio delle imprese e offerti dagli operatori economici ovviamente rispondenti ai requisiti essenziali del capitolato tecnico e rispettosi della base d’asta indicata.
 
Inoltre negli atti di gara è stato anche previsto che, durante la vigenza del contratto, le ditte che hanno partecipato alla gara possano sempre chiedere un ampliamento gamma o un aggiornamento tecnologico dell’offerta presentata in gara (al medesimo prezzo) inviando una specifica richiesta ad Estar corredata dalla documentazione tecnica.
 
Estar sottopone la stessa agli organi tecnici di gara per la verifica di conformità ai requisiti tecnici minimi richiesti, garantendo, in caso di verifica positiva, l’ampliamento del numero di prodotti a disposizione dei pazienti.
 
Ad oggi sono a disposizione dei pazienti della Toscana n. 2485 dispositivi per stomia, a fronte dei
complessivi 980 prodotti disponibili prima di effettuare tale gara, risultato questo che da solo dimostra la necessità di utilizzare lo strumento della gara che se ben strutturata produce tale capacità di risposta.

Sorprende altresì che nell’articolo non si faccia minimamente cenno ai comportamenti tenuti da qualche ditta, che seguendo una esclusiva logica di profitto, ha deciso su alcuni lotti di gara, di non offrire nessun dispositivo, ben sapendo di avere sul territorio regionale, alcuni pazienti portatori di tali dispositivia cui avrebbero certamente causato difficoltà dovute all’assenza di tali prodotti dall’elenco dei prodotti aggiudicati.
 
Tale condotta si è verificata in particolare nei lotti di gara n. 10 Sistema monopezzo da colostomia convesso e n. 11 Sistema monopezzo da ileostomia convesso, per i quali una sola ditta non ha ritenuto sufficiente il proprio margine di profitto contestando la base d’asta troppo bassa. Ricordiamo però che per i lotti in argomento sono pervenute offerte da parte di altre quattro primarie ditte del settore (per un totale di n. 166 prodotti a disposizione dei pazienti), che, come confermato dai clinici, rappresentano una validissima alternativa in termini di appropriatezza e di qualità.

Negli atti di gara era stato inoltre espressamente evidenziato quanto previsto dall’art. 124 comma 4 della LRT n. 66 del 27/12/2011, ovvero che “i dispositivi medici che nel corso di una gara espletata secondo la tipologia della procedura aperta non sono stati offerti, pur possedendo i requisiti richiesti nel capitolato, non possono essere acquisiti dagli enti del servizio sanitario regionale con la modalità della procedura negoziata nei due anni successivi alla data di aggiudicazione della procedura stessa”.

Anche in virtù di tale normativa si chiedeva agli operatori economici di voler offrire tutti i DM di cui avevano la disponibilità per non lasciare i pazienti senza i dispositivi già in uso, invito che nei lotti sopra citati non ha purtroppo visto l’adesione di una ditta per ragioni, è ragionevole ritenere, di esclusivo profitto.
 
Da ultimo va ricordato che Estar sta proseguendo un ciclo di incontri con gli stomaterapesti del sistema sanitario regionale per rendere noti tutti i prodotti aggiudicati in gara, le cui regole hanno incentivato la presentazione del più ampio ventaglio di DM per stomia così da rispondere alle esigenze dei pazienti stomizzati.
 
E’ stato dedicato uno specifico incontro anche alla Associazione Astos, sia per rendere noto e per trasmettere l’elenco dei DM disponibili, che per ricordare la disponibilità di Estar a trovare soluzioni su eventuali criticità che dovessero manifestarsi sui prodotti stomia nel prosieguo della vigenza dei contratti.
 
Ad oggi comunque, sui prodotti riferiti ai lotti 10 e 11 sopra detti non sono state segnalate criticità da nessun professionista del sistema sanitario o da parte di pazienti, per cui non si comprende l’esigenza dei comunicati a mezzo stampa .
 
Alla luce di quanto fin qui evidenziato, emerge con evidenza che è stata posta da parte delle Istituzioni regionali una grande attenzione per le esigenze dei pazienti stomizzati, avendo ottenuto, nel rispetto delle normative vigenti in materia di acquisti pubblici, un incremento notevole per numero e qualità di DM per stomia, offrendo ai pazienti toscani la possibilità di usufruire di quasi tutti di prodotti per stomia esistenti ad oggi sul mercato caratterizzati da altissima qualità.

Dr.ssa Monica Piovi
Direttore generale Estar

23 marzo 2021
© Riproduzione riservata

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