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Covid. Basta con la denigrazione sistematica dei medici di famiglia

di Alescio Tiziana e altre 169 firme

24 MAR - Gentile Direttore,
in questo anno di pandemia la medicina di famiglia è stata costantemente sotto attacco, considerata come un fronte che è venuto meno al suo compito di fungere da barriera all’avanzata del nemico. Gli attacchi sono arrivati da “fronti” esterni (stampa, social, Tv) ed interni ad opera di “illustri” professori e colleghi ospedalieri.
 
Tutto ciò ha contribuito a fornire una immagine assai distorta del nostro lavoro.
I medici di famiglia vengono accusati di:
- aver chiuso gli studi, senza accettare più visite con libero accesso
- di ricevere solo su appuntamento
- di non essere rintracciabili al telefono
- di non curare i pazienti Covid a domicilio
 
All’inizio della pandemia e in mancanza di DPI ci è stato raccomandato di ridurre al minimo le visite in presenza e di fare sempre un triage telefonico prima di ricevere i pazienti.
 
Questo è quanto è stato fatto dalla maggior parte di noi per cercare di tutelarci, perché ammalarci significava e significa lasciare i cittadini in carico senza alcuna assistenza.
 
Con l’arrivo dei DPI le visite sono riprese, sempre su appuntamento e per seri motivi. Le prescrizioni di farmaci e il controllo esami, se non necessitano di visita in presenza, sono state, e lo sono ancora, effettuate per via telematica: tutto questo per far sì che non si creino assembramenti nelle nostre sale d’attesa.
 
I nostri telefoni squillano continuamente e ormai i pazienti hanno non solo il numero di telefono dello studio ma anche quello dei nostri cellulari: rispondere a tutti (telefonate, whatsApp , sms, email) comporta più di 12 ore di lavoro al giorno , festivi compresi ( specie per monitorare i pazienti Covid, a domicilio).
 
Siamo stati accusati di non curare i malati di Covid: tale affermazione non merita commenti. Siamo di fronte a un virus imprevedibile, per molti aspetti sconosciuto e non abbiamo armi da usare, specie sul territorio (manca ancora un protocollo condiviso ed unanimemente accettato). Saremmo noi i principali responsabili del mancato arresto della pandemia?
 
Eppure basta uno sguardo, anche distratto, ai dati per capire che chi finisce in Ospedale per Covid rappresenta una percentuale molto piccola, per fortuna, rispetto a chi è a domicilio.
 
Chi segue questi pazienti? Chi fornisce loro le indicazioni basilari? Chi fa il monitoraggio del loro stato di salute? Noi siamo rimasti l’unico presidio di salute accessibile per i pazienti: i nostri studi sempre aperti anche quando tutta l’attività della specialistica ambulatoriale, ospedaliera e dei presidi ASL, INPS e INAIL è stata bloccata.
 
Eppure qualcuno ci ha chiamati “ignavi”, come quelli a cui Dante attribuiva il massimo disprezzo, o peggio “disertori”…
 
Quanta malafede c’è dietro a queste parole, malafede ed ignoranza di chi non vuole neanche sporcarsi le mani per capire il lavoro degli altri ed esprime giudizi senza conoscenza e competenza: giudizi che contribuiscono ad esasperare medici e pazienti in un periodo in cui la stanchezza sta stremando un po' tutti.
 
Forse ad altri vanno ricondotte le responsabilità e cioè ad un Sistema politico:
- che ha tagliato personale e non ha saputo programmare un adeguato numero di medici e specialisti,
- che ha tagliato posti letto negli Ospedali, promettendo un rilancio del territorio mai iniziato.
 
A ciò si aggiunge la responsabilità di un certo tipo di sindacalismo, che ci ha massacrati di incarichi e compiti impropri ed inappropriati, senza una visione del futuro e senza scudo difensivo.
 
Siamo stanchi, ma più che la stanchezza fisica ci fiacca e ci indigna il giudizio malevolo di chi non sa riconoscere il valore del lavoro altrui , di chi ha bisogno di capri espiatori da buttare in pasto all’opinione pubblica, di chi deve sempre creare “un mostro” da buttare in prima pagina.
La stanchezza psico-fisica è accompagnata alla percezione del poco valore che si dà alla nostra professione di medici di famiglia.
 
Eppure i medici italiani nel mondo, sono quelli che hanno dato il più alto contributo in termini di vite umane in questa pandemia e molti di questi erano medici di famiglia, sprovvisti inspiegabilmente anche di una qualsiasi tutela Inail.
Basta con questa campagna di denigrazione e squalificazione del nostro lavoro!
Oggi chiediamo più rispetto per il nostro lavoro e la possibilità di essere protagonisti.
 
Dobbiamo e vogliamo contribuire a riformare questo nostro patrimonio concreto che è il SSN, a cominciare proprio dalla medicina del territorio: investire nelle Cure primarie, che vede tra gli attori anche i medici e i pediatri di famiglia, significa migliorare drasticamente il Benessere di un Paese, in termini economici e sociali.

Lista MMG Firmatari
1 Alescio Tiziana Sicilia
2 Amadio Santo Lazio
3 Amendolara Giancarlo Maria Lazio
4 Antonucci Anna Campania
5 Aquilino Maria Rosaria Puglia
6 Argelli Alice Emilia Romagna
7 Baciu Elena Piemonte
8 Badalì Salvatore Sicilia
9 Balella Paolo Emilia Romagna
10 Baratta alessandro Lazio
11 Barbaro Rosa Puglia
12 Bardino Pasqualina Sardegna
13 Belviso Francesco Paolo Puglia
14 Berardelli Catia Calabria
15 Bille Cesare Lazio
16 Bille Giorgio Lazio
17 Biosa Maria Maddalena Sardegna
18 Boero Roberto Emilia Romagna
19 Bonfa Maria Giovanna Emilia Romagna
20 Bontà Maria Antonietta Lazio
21 Brigandì Mario Sicilia
22 Briganti Maurizio Lazio
23 Britta Maria Lombardia
24 Bruschelli Carla Lazio
25 Calisi Luigina Lazio
26 Calzaretti Maria Cristina Puglia
27 Cancedda Luciana Sardegna
28 Cantarano Serena Lazio
29 Cappiello Ersilia Puglia
30 Capriati Nicola Puglia
31 Cardella Sergio Sicilia
32 Carota Gabriella Lazio
33 Carota Alessia Lazio
34 Cascella Vincenzo Lazio
35 Casciano Angelo Lazio
36 Catenacci Angelo Lazio
37 Cavaretta Cristina Lazio
38 Cavaretta Mimmo Sicilia
39 Cavera Salvatore Sicilia
40 Caviglia Girolama Sicilia
41 Cogoni Marco Sardegna
42 Colla Fabrizio Emilia Romagna
43 Consalvi Genesio Lazio
44 Corallo Claudia Sicilia
45 Costanza Bianca Maria Sicilia
46 D'Alba Vito Puglia
47 D'Alessio Maria Cristina Lazio
48 De Robertis Aldo Puglia
49 De Salvia Davide Puglia
50 De Santis Maria Gabriella Calabria
51 De Vuono Antonio Calabria
52 Dei Giudici Giuseppe Lazio
53 Del Castillo Rosario Sicilia
54 Deledda Bruno Sardegna
55 Dente Giovanni Claudio Sargegna
56 Deriu Umberta Sardegna
57 Di Filippo Antonio Lazio
58 Di Loreto Mario Lazio
59 Di Silvestre Baldassare Sicilia
60 Di Trapano Maria Carla Lazio
61 Di Turi Cosima Puglia
62 Falcone Maria Francesca Sicilia
63 Faralli Anna Rita Lazio
64 Fasulo Serenella Sicilia
65 Fasulo Gerlando Sicilia
66 Favale Giuseppina Puglia
67 Favarato Susanna Veneto
68 Favia Maria Puglia
69 Ferrante Liliana Campania
70 Ferrara Eduardo Puglia
71 Ferretti Alessia Lazio
72 Fiacco Luigi Lazio
73 Filosa Carlo Lazio
74 Fiore Roberta Lazio
75 Fortino Maria Sicilia
76 Fracale Vittoria Lazio
77 Galli Claudio Lazio
78 Gambino Pietro Sicilia
79 Gentile Valeria Lazio
80 Gerardi Astrid Vincenza Lazio
81 Giustizieri Maria Sofia Sicilia
82 Graziani Luigi Umbria
83 Greco Giuseppina Sicilia
84 Iaccarino Anna Maria Lazio
85 Imburgia Giovanni Sicilia
86 Infantino Antonino Puglia
87 La Penna Fabio Lazio
88 La Valle Giuseppina Lazio
89 Le Foche Luca Lazio
90 Lisanti Giovanni Sicilia
91 Lo Re Maria Concetta Sicilia
92 Losano Cristiana Emilia Romagna
93 Lucattini Adriana Lazio
94 Mancin Ornella Veneto
95 Mandas Franco Emilia romagna
96 Mangione Marcello Massimo Sicilia
97 Mangione Paolo Puglia
98 Marasco Anna Puglia
99 Marchetti Mauro Lazio
100 Marchetti Antonella Lazio
101 Martini Luigi Lazio
102 Maruotti Gerardo Puglia
103 Maruotti Gerardo Puglia
104 Masucci Monica Lazio
105 Masucci Nicolanna Lazio
106 Mattaliano anna Maria Toscana
107 Mazzella Giovanni Lazio
108 Meloni Maria Grazia Sardegna
109 Meloni Carlo Sardegna
110 Milandri Tiziano Emilia Romagna
111 Militello Giuseppina Sicilia
112 Miniello Massimo Lazio
113 Missiroli Davide Emilia Romagna
114 Moggi Francesca Emilia Romagna
115 Mondella Sabrina Sardegna
116 Morgante Grazia Puglia
117 Mossa Stefania Sardegna
118 Murdaca Rosa Maria Angela Lombardia
119 Muscolo Vincenzo Lazio
120 Musinu Cristina Sardegna
121 Ognibene Giuseppe Sicilia
122 Pace Marina Lazio
123 Palermo Grazia Lazio
124 Palumbo Vincenzo Sicilia
125 Panedda Pina Sardegna
126 Passarini Mauro Lazio
127 Pastore Aldo Lazio
128 Perin Carlo Lazio
129 Petta Rosa Sicilia
130 Piccinnu Paola Sardegna
131 Piras Rosaria Lazio
132 Piso Vincenzo Sicilia
133 Pizzuti Ennio Lazio
134 Porta Enrica Lombardia
135 Prencipe Lorenzo Puglia
136 Preziati Daniela Lombardia
137 Putzu Massimo Sardegna
138 Raggi Renzo Emilia Romagna
139 Rensi Gianna Veneto
140 Ricci Vincenzo Puglia
141 Ricci Franco Lazio
142 Ricci Maccarini Gianfranca Emilia Romagna
143 Ripepi Marcello Lazio
144 Romagnoli Paola Emilia Romagna
145 Rossi Dina Sicilia
146 Rotunno Caterina Puglia
147 Rubessa Rosario Lazio
148 Ruggiero cecilia Puglia
149 Salerno Sebastiano Sicilia
150 Saturnino Alfonso Campania
151 Scalisi Aldo Franco Lazio
152 Scarpa Andrea Veneto
153 Scarpellini Maria Giovanna Lazio
154 Scialfa Francesco Sicilia
155 Serra Maurizio Emilia Romagna
156 Sorci Carmela Sicilia
157 Spano Salvatore Sardegna
158 Spatafora Rosalia Sicilia
159 Straniero Monica Puglia
160 Taglienti Alessandra Lazio
161 Tedesco Maria Lazio
162 Terrana Anna Maria Sicilia
163 Tini Maria Laura Lazio
164 Tomassini Pierina Lazio
165 Troisi Renato Sicilia
166 Valguarnera Sabrina Sicilia
167 Valle Lucia Lazio
168 Verri Amedeo Lazio
169 Viotto Laura Lazio
170 Volpini Massimo Lazio

24 marzo 2021
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