Dal Pd ventidue obiettivi prioritari per “migliorare un testo deficitario sotto molti aspetti”
22 OTT - “È un testo che va assolutamente migliorato, lo consideriamo deficitario sotto molti aspetti. Per questo abbiamo presentato una corposa e poderosa controproposta”. Così
Claudio Sinigaglia (Pd) commenta l’illustrazione in Quinta commissione del
Piano sociosanitario ‘alternativo’ del Partito Democratico.
Oltre ad aggiungere articoli all’allegato b, sull’osservatorio regionale, sulla trasparenza e sulle strutture intermedie, sono ben 20 gli obiettivi specifici e priorità fissati dal gruppo dem per il nuovo Pssr 2019-2023, “per offrire risposte adeguate ai bisogni assistenziali dei veneti. Ma occorrono investimenti veri, altrimenti resta un libro dei sogni inattuabile”:
1 Non autosufficienza e Centri servizi per anziani.Tutti in serie A , nessun ospite senza contributo regionale. Monitoraggio, comune per comune degli anziani che vivono da soli.
2 Piano straordinario domiciliarità distrettuale. le richieste di sostegno domiciliare sono evase per metà delle richieste. 150.000 su 300.000
3 Lea per minori e disabili. manca personale e non vengono inseriti i minori nei centri diurni e comunità residenziale. eliminare le liste d’attesa ;
4 Fondazione di comunità per il ‘Dopo di noi’;
5 Cooperazione allo sviluppo e solidarietà internazionale in sanità superare la logica dell’emergenza per progetti stabili e duraturi;
6 Piano sicurezza e lavoro, recepire integralmente l’accordo sicurezza stipulato con i sndacati ;
7 Da 0 ai 3 anni, i primi fondamentali 1000 giorni della vita. prendersi carico delle famiglie svantaggiate per dare piena opportunità di crescita a tutti;
8 Ruolo dei Comuni, nel piano di zona inserire azioni di contrasto alla povertà, il piano Domiciliarità e il monitoraggio degli anziani che vivono da soli;
9 Programmazione investimenti di Ulss, Aziende e Iov, non deve essere l’azienda zero a decidere, ma il consiglio regionale;
10 Verifica del Pssr 2019/23: tavolo permanente di monitoraggio con la presenza di tre consiglieri regionali di cui due della minoranza;
11 Umanizzazione delle cure e dei servizi;
12 Autismo, si alla diagnosi precoce;
13 Pfas e contaminazione;
14 Celiachia, attivare la tessera elettronica;
15 Medicine di gruppo integrate con medici convenzionati e Medicina d’iniziativa. attivare almeno il 70% delle Medicine di gruppo integrate nel prossimo biennio;
16 Virus West Nile, intervenire preventivamente a marzo aprile del 2019 e azienda zero diventi stazione appaltante per tutti i comuni;
17 Personale medico triplicare le borse di studio regionale da 100 a 300;
18 Il volontariato come risorsa, la cultura della donazione;
19 Veterinaria e sicurezza alimentare, adottare il nuovo regolamento UE;
20 Psichiatria;
21 Specificità Belluno e Polesine;
22 Specificità Venezia.
“Oltre ai capitoli aggiuntivi rispetto alla prima controproposta presentata la scorsa settimana, sono stati anche inseriti nuovi articoli nell’Allegato B con particolare riferimento all’assetto organizzativo delle Ulss, definizione di dotazioni e costi standard, schede di dotazione territoriale dei servizi e delle strutture intermedie, conferimento degli incarichi e valutazione dei dirigenti apicali delle Unità operative complesse e forme integrative regionali di assistenza sanitaria e sociosanitaria”.
22 ottobre 2018
© Riproduzione riservata