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Prosegue sciopero della fame dei farmacisti di Napoli. Ecco il racconto dei protagonisti


Quinto giorno della protesta messa in atto dai presidenti dell’Ordine provinciale dei farmacisti, Vincenzo Santagada, e di Federfarma Napoli, Michele Di Iorio, per protestare contro la spending review e i ritardi dei pagamenti delle Asl. Ma dal governatore Caldoro ancora nessuna risposta.

23 LUG - Va avanti ormai da 5 giorni lo sciopero della fame proclamato dal presidente dell’Ordine dei farmacisti della provincia di Napoli, Vincenzo Santagada, e dal presidente di Federfarma Napoli, Michele Di Iorio, contro i ritardi dei pagamenti delle Asl napoletane e la spending review del Governo. Una forma di protesta estrema che ha raccolto la solidarietà di tutti i farmacisti napoletani, ma anche di quelli di tutta Italia. Raccogliendo anche l’attenzione di deputati e senatori. Ma dal presidente della Regione, Stefano Caldoro, non è arrivata ancora nessuna una risposta.

Ecco il resoconto di Santagada e Di Iorio su questi primi 5 giorni di protesta.

La protesta ha superato i confini regionali, come dimostrano le note di stampa con cui il presidente della Fofi e molte associazioni di categoria hanno espresso solidarietà e vicinanza alla vostra iniziativa.
Santagada. Ringraziamo di cuore il presidente Mandelli e la categoria intera per l’attenzione che ci hanno rivolto, che speriamo contribuisca a sensibilizzare le istituzioni sulle difficoltà insostenibili che le farmacie napoletane stanno vivendo. Ma ci auguriamo anche che questa esperienza, che evidenzia l’unità dei farmacisti italiani, sia prodromica a fare della categoria un solo corpo. La solidarietà che ci è stata manifestata dai colleghi è stato spontanea e rappresenta un seme che i dirigenti nazionali dovrebbero fertilizzare.
Di Iorio. In questi giorni una folla di farmacisti di Napoli è venuta da noi alla sede congiunta dell’Ordine e di Federfarma, dove stiamo attuando la protesta. Ma la categoria intera, da tutta Italia, ha dimostrato una solidarietà emozionante. Sono stati talmente tante le manifestazioni di vicinanza, giunte anche attraverso lettere e telegrammi, che non ci è possibile menzionare tutti, ma a tutti vanno i nostri ringraziamenti.

Quale è stata, invece, la reazione delle istituzioni?
Di Iorio. Nei giorni scorsi abbiamo ricevuto la visita degli onorevoli Vincenzo D’Anna e Paolo Russo, e del senatore Raffaele Calabrò. Oggi pomeriggio anche il presidente della provincia Luigi Cesaro ha annunciato che verrà a incontrarci. Il problema è la totale assenza di risposta da parte del presidente della Regione Stefano Caldoro, senza il quale il problema dei ritardi dei pagamenti da parte delle Asl non è risolvibile. Chiediamo al presidente della Regione una convocazione urgente, che però non deve essere solo un gesto, ma deve portare a un accordo.
Santagada. A Caldoro abbiamo anche inviato nei giorni una lettera, a cui però non abbiamo ancora ricevuto risposta. Ringraziamo invece gli altri esponenti politici per l’attenzione dimostrata. In una nota diffusa oggi, anche il presidente Cesaro ha affermato che “in momenti difficili come quelli che stiamo vivendo, nella nostra veste istituzionale, siamo obbligati a intervenire e a dare risposte”. Ci auguriamo che queste risposte arrivino presto.

E se con lo sciopero della fame le risposte non dovessero arrivare, quali saranno le vostre prossime mosse?
Santagada. La situazione è insostenibile ed è a rischio la sopravvivenza delle farmacie. Non siamo nelle condizioni di fermarci senza avere risposte. Vorrei peraltro sottolineare che se la protesta di un sindacato è comune, che a protestare sia un Ordine è un segnale molto forte della sofferenza che sta vivendo la professione.
Di Iorio. Andremo avanti con lo sciopero della fame finché potremo e se questo non dovesse funzionare, io e il presidente Santagada siamo pronti a formulare una serie di proposte per intensificare la nostra lotta, fino anche a decidere di sopprimere i servizi che offriamo gratuitamente alla cittadinanza, come quelle del Cup.

 

23 luglio 2012
© Riproduzione riservata

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