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Lazio. Polverini a Monti: “Per la prima volta centrato equilibrio finanziario”


“In soli 18 mesi ho ridotto il disavanzo della sanità da 1 miliardo e 490 milioni di euro a 775 milioni di euro”. È quanto rivendicato dalla governatrice in una lettera inviata al presidente del Consiglio e ai ministri dell’Economia, Vittorio Grilli, e della Salute, Renato Balduzzi.

17 OTT - Il presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, il giorno dopo la nomina del suo sostituto come commissario ad acta per la Sanità, Enrico Bondi, ha scritto una lettera indirizzata al presidente del Consiglio e ai ministri dell’Economia, Vittorio Grilli, e della Salute, Renato Balduzzi, nella quale rivendica di essere riuscita, nei suoi 18 mesi di governo, a centrare “per la prima volta il risultato di equilibrio finanziario”.

Questo il contenuto della missiva:


Illustre Presidente, Egregi Ministri,

come è noto sono stata nominata Commissario ad acta della sanità nel mese di maggio 2010, prendendo in consegna una gestione priva di una visione strategica coerente, in assenza di ogni forma di governance e capace di generare ogni anno miliardi di disavanzi a cui dover trovare coperture a carico della collettività. Nel periodo 2005-2009 la sanità laziale ha cumulato disavanzi per un totale di 8 miliardi e 675 milioni di euro. In media il disavanzo annuale superava 1 miliardo e 700 milioni. Né migliori erano le notizie sotto il profilo della salute. Più volte era stato chiesto, dai Ministeri vigilanti, di mettere mano al riordino della rete ospedaliera ma nulla era stato fatto. La sanità laziale registrava discipline presenti ovunque, spesso con masse critiche e numeri che mettevano a rischio la salute del paziente, nessuna logica di rete e forti differenze tra Roma e le Province, soprattutto per quanto riguarda l’emergenza. Un numero di posti letto per 1000 abitanti pari 4,5 contro uno standard richiesto di 4 posti letto per 1000 abitanti. In alcune discipline (riabilitazione e lungodegenza) il numero di posti letto era addirittura pari a 5 volte quello delle regioni virtuose. In buona sostanza si curava tutto e dovunque, con un organizzazione che inevitabilmente produceva bassa qualità ed alti costi. Costi che nel periodo Marrazzo-Montino sono aumentati di 1 miliardo e 243 milioni vanificando pressoché interamente l’aumento del fondo sanitario messo a disposizione della Regione Lazio nello stesso periodo e pari a 1 miliardo e 532 milioni.

A marzo 2007, Marrazzo sottoscriveva un accordo sul Piano di Rientro che avrebbe dovuto ridurre il disavanzo della sanità a 738 milioni di euro nel 2009. Sulla base di questo impegno, il governo ha elargito ulteriori contributi straordinari una tantum per 1 miliardo e 364 milioni di euro. L’ultimo anno della gestione Marrazzo-Montino si è chiuso invece con un disavanzo dichiarato di 1 miliardo e 490 milioni di euro, che è stato successivamente corretto in aumento dai Tavoli Ministeriali di monitoraggio per ulteriori 807 milioni di euro di disavanzi non contabilizzati. A fronte del mancato raggiungimento di questo obiettivo, da parte della precedente Giunta Marrazzo-Montino,  il Governo ha sanzionato la Regione Lazio con il blocco dei pagamenti di crediti maturati per oltre 2 miliardi di euro, con l’aumento delle aliquote addizionali regionali IRAP e IRPEF (determinando un maggio onere per i cittadini laziali pari a 331 milioni di euro) e con il blocco totale del turn over.

Questa è la preoccupante situazione che ho ereditato sul piano. Insediata a maggio 2010, quindi, in soli 18 mesi ho ridotto il disavanzo della sanità da 1 miliardo e 490 milioni di euro a 775 milioni di euro. Un risultato addirittura migliore degli impegni sottoscritti con il Governo, con il quale avevamo concordato un disavanzo per l’anno 2011 pari a 811 milioni di euro. Per la prima volta viene centrato, nel Lazio, l’obiettivo dell’equilibrio finanziario, portando il livello del disavanzo annuale in sanità al di sotto delle entrate fiscali regionali. Inoltre, è utile osservare come, a differenza della gestione Marrazzo, il Commissario Polverini non abbia beneficiato di alcun contributo statale straordinario per far fronte ai disavanzi annualmente registrati. La riduzione del disavanzo rispetto ai valori del 2009 ha determinato un risparmio per la collettività di circa 1,1 miliardi di euro (420 nel 2010 e 715 nel 2011) pari a un valore procapite di circa 199 euro.

Abbiamo inoltre messo mano al riordino della rete ospedaliera riducendo il numero dei posti letto a 4 per ogni 1000 abitanti e soprattutto introducendo una logica di reti assistenziali e di concentrazione delle specialità, al fine di garantire la massima possibilità di salute al cittadino secondo la buona prassi internazionale dell’ospedale più appropriato e non dell’ospedale più vicino. Nel contempo, abbiamo garantito alle Province la stessa possibilità di cura per le emergenze istituendo DEA di secondo livello anche a Latina, Frosinone e Viterbo. A fronte di questi evidenti risultati, il Governo ha premiato l’attività del Commissario Polverini sbloccando pagamenti per 1 miliardo e 766 milioni di euro, concedendo parzialmente il turn over in sanità nella misura del 10% ed eliminando l’aumento delle addizionali IRAP/IRPEF con un risparmio per i cittadino laziali di circa 331 milioni di euro.

La scorsa settimana abbiamo consegnato ai Ministeri vigilanti la previsione di disavanzo 2012 asseverata dagli advisor contabili del Ministero dell’economia che vede ridursi il disavanzo a 615 milioni di euro pari a circa un terzo di quello preso in consegna all’atto dell’insediamento come Commissario ad acta per la Sanità”.
 

17 ottobre 2012
© Riproduzione riservata

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