Esportazione plasmaderivati. Associazioni donatori volontari: "Decisione di portata storica"
Lo scorso 5 febbraio la Conferenza Stato-Regioni ha approvato lo schema di accordo per la promozione e l'attuazione degli accordi di collaborazione che consentiranno di esportare verso le aree svantaggiate gli emoderivati eccedenti.
12 FEB - “Una decisione di portata storica, che mette l’Italia in primo piano nell’assistenza alla salute delle popolazioni svantaggiate ed evidenzia la grande capacità della rete dei professionisti e del volontariato che operano nel settore trasfusionale e nella cura dell’emofilia del nostro Paese”, è il commento di Avis, Cri, Fidas, Frates, Fedemo, Fondazione Paracelso, Aice e Simti alla scelta della Conferenza Stato-Regioni che lo scorso 5 febbraio ha approvato lo schema di accordo tra Governo, Regioni e Province Autonome di Trento e Bolzano per la promozione e attuazione di accordi di collaborazione per l’esportazione di prodotti plasmaderivati a fini umanitari.
Le associazioni e le federazioni di donatori volontari esultano soprattutto perché – in base all’accordo – vengono di fatto messi a disposizione dei popoli dei Paesi che ne hanno necessità - come Afghanistan, Egitto, India, e America Latina – gli emoderivati eccedenti il fabbisogno nazionale per la tutela della salute degli ammalati che vivono in aree svantaggiate. “L’accordo consente per la prima volta – spiegano in una nota – di utilizzare in modo razionale ed etico tale risorsa e ha il merito di valorizzare l’aspetto volontaristico e anonimo delle donazioni”.
12 febbraio 2013
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