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Friuli Venezia Giulia. Istituita la centrale unica del 118


Cambia la gestione della rete dell'emergenza nella regione. La Giunta, su proposta dell'assessore alla Salute Telesca, ha istituito la Centrale operativa 118 unica al posto delle quattro centrali provinciali operanti. Risparmio da circa 2 mln di euro. La struttura a Jalmicco di Palmanova, nell'edificio già sede della Protezione civile regionale. Avvio previsto per l’autunno del 2015.

23 MAR - Sarà collocata a Jalmicco di Palmanova, nell'edificio già sede della Protezione civile regionale, con la quale potranno essere realizzate importanti sinergie, e il suo effettivo avvio avverrà presumibilmente a partire dall'autunno 2015.
 
L'Amministrazione regionale nell'ambito di un complessivo processo  riformatore della sanità regionale ha superato  il modello delle quattro centrali operative, una per ogni provincia, per sviluppare un sistema che porterà a procedure comuni, a migliorare le dotazioni logistiche ed accrescere l'integrazione tra le attività del 118 e il modello "hub and spoke".
 
 "A distanza di vent'anni circa dall'avvio dell'organizzazione in quattro centrali è maturata una nuova cultura del sistema di emergenza - spiega l'assessore Maria Sandra Telesca - che porterà ora ad avviare un nuovo processo organizzativo in grado di far superare le disomogeneità finora riscontrate e dare così pari opportunità di accesso ai servizi per tutto il territorio regionale: ciò non può che avvenire con la realizzazione di una regia unica regionale identificata nella Centrale operativa 118 che diventerà per diversi aspetti il braccio operativo della Regione".
 
La nuova centrale unica comporterà, in particolare, un'unica modalità di allertamento dei soccorsi; la distribuzione dei mezzi sotto un'unica regia, un unico piano per la loro sostituzione e attrezzaggio; stesse procedure operative e di sicurezza e percorsi diagnostico terapeutici per quelle patologie tempo-dipendenti attuati e monitorati sotto unica gestione; un interlocutore unico con la Protezione civile in caso di maxi emergenze e catastrofi e anche per i rapporti istituzionali interregionali, statali e transfrontalieri; la facilitazione nel passaggio al numero unico europeo per le emergenze (112).
 
Questo è uno dei processi verso quella omogeneità di servizi ed equità di trattamento per tutti i cittadini della Regione.
"Accanto ai vantaggi sanitari e di assistenza, in tema di qualità sicurezza, non sono ininfluenti anche le conseguenze in termini di risparmio finanziario legato alle economie di scala che questo sistema unico consente di fare", commenta Telesca.
 
Con la nuova organizzazione, infatti, il risparmio sui costi del personale adibito alla funzione di centrale è quantificabile in circa 1.100.000 euro all'anno (da 2 milioni e 900 mila attuali a
1 milione e 800 mila). Superare le quattro centrali permette inoltre di risparmiare 800 mila euro di strumentazioni, oltre ad altri 200mila euro all'anno di costi di manutenzione delle tecnologie, utenze e servizi necessari al funzionamento delle sedi.
 
Il personale da destinare alla Centrale sarà individuato mediante l'utilizzo della mobilità previo confronto con le organizzazioni sindacali di riferimento.

23 marzo 2014
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