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Campania. Dall’abolizione dell’Arsan alle nomine dei manager. Il 9 dicembre la riforma in sbarca Consiglio regionale

di Ettore Mautone

Dopo il via libera della Commissione sanità lo scorso 2 dicembre, il disegno di legge fortemente voluto dal presidente De Luca, imbocca ora in discesa la via dell’aula del Consiglio regionale dove è atteso per mercoledì 9 dicembre. IL TESTO APPROVATO.

07 DIC - Abolizione dell’Arsan, nuove regole per la selezione dei manager di Asl e ospedali, l’istituzione di nuove modalità per la identificazione delle commissioni di valutazione dei currricula per l’accesso all’albo degli aspiranti direttori generali, la identificazione di una sola commissione valida per tutte le Aziende sanitarie per la comparazione dei titoli in base ai quali comporre le cinquine di nomi da sottoporre alla giunta per le nomine: sono questi i principali punti attorno ai quali si articola il ddl sulla riorganizzazione sanitaria in Campania (Misure per introdurre la cultura della responsabilità nell'organizzazione sanitaria nonché migliorare i servizi ai cittadini e modifica della Legge 32/94).
 
Dopo il via libera della Commissione sanità il 2 dicembre scorso, il disegno di legge della Giunta imbocca ora in discesa la via dell’aula del Consiglio regionale dove è attesa per mercoledì 9 dicembre. Un iter, quello verso l’approvazione definitiva, che si annuncia rapido.
 
Il servizio ispettivo
Il  disegno di legge persegue tre fondamentali obiettivi: assicurare l’efficienza dei servizi e della spesa nel settore sanitario e socio sanitario mediante l’istituzione di un Ufficio speciale regionale denominato “Servizio ispettivo sanitario e Socio-sanitario” al quale affidare funzioni di controllo. Semplificare, nel rispetto della disciplina nazionale in materia e del principio di trasparenza e di massima partecipazione, le modalità di nomina dei Direttori generali delle Asl e degli Enti del Servizio sanitario regionale. Razionalizzare l’organizzazione dei supporti tecnico-informatici al Ssr mediante soppressione dell’Arsan e riconduzione delle relative funzioni all’ordinaria articolazione amministrativa regionale, con conseguimento di risparmi di spesa. In particolare, per quanto riguarda le Azioni ispettive nei settori sanitari e socio sanitari è prevista l’adozione, entro il 30 marzo di ogni anno, del Piano annuale dell’Attività ispettiva e socio- sanitaria predisposto dall’Ufficio preposto, il quale esercita verifiche e sopralluoghi sulle attività assistenziali e socio assistenziali ed anche un’attività ispettiva straordinaria, in casi particolare gravità ed urgenza, sia di propria iniziativa che su segnalazione formale di soggetti istituzionalmente qualificati. Funzioni un tempo assunte dal servizio ispettivo centrale della Asl Napoli 1 che fu poi esteso, durante la prima consiliatura Bassolino, all’intero territorio regionale. Un servizio poi esteso anche alle funzioni sociosanitarie ma poi, con il pensionamento dei dirigenti medici di vertice, pensionato e mai più utilizzato da Caldoro. Ora il servizio viene dunque riesumato con legge regionale. Quello che è certo è che l’Ufficio avrà libero accesso agli atti e ai documenti della struttura da ispezionare. I direttori generali delle Asl, degli istituti di ricerca e cura a carattere scientifico pubblici, degli enti pubblici ed i legali rappresentanti degli enti e delle strutture private accreditate oggetto di ispezione avranno l’obbligo di fornire agli ispettori tutti gli atti e la documentazione richiesta.
 
Semplificazione delle nomine
Per quanto riguarda le nuove norme in materia di nomina dei Direttori generali delle Asl e degli Enti del Ssr, il ddl prevede l’aggiornamento dell’Elenco regionale degli idonei ad opera di una Commissione composta da: un dirigente designato dall’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, un dirigente appartenente all’Avvocatura regionale, un esperto individuato nell’ambito di una rosa di cinque nomi proposta dalla Conferenza dei Rettori delle Università degli Studi della Campania tra docenti ordinari di diritto, economia aziendale, economia e management. L’aggiornamento, a seguito di selezione degli interessati all’inserimento nell’Elenco regionale degli idonei, è effettuato almeno ogni tre mesi. Entro il sessantesimo giorno antecedente la data di scadenza dell’incarico di Direttore generale delle Asl, delle Ao e degli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs), la Regione, salva la possibilità del rinnovo per una sola volta del Direttore generale uscente in possesso dei requisiti professionali, emette un Avviso pubblico per acquisire le candidature. Il Presidente della Giunta regionale, su conforme delibera di Giunta, nomina il direttore generale all’interno di una rosa, formata dalla Commissione, di cinque candidati, che hanno ottenuto i migliori punteggi. Infine, per quanto riguarda la soppressione di Arsan, si precisa che, alla data di entrata in vigore della legge, cessano gli incarichi di direzione e di dirigenza, i rapporti di collaborazione, i comandi di personale, e la Regione Campania succede in tutti i rapporti attivi e passivi.
 
Gli emendamenti
Tra le decine di modifiche al testo approvate in Commissione anche un emendamento, proposto dai grillini, che mette fuori gioco l’attuale direttore dell’Arsan Angelo Montemarano. La norma stabilisce, infatti, che non sarà più possibile nominare come direttori generali e membri di commissione (questi ultimi chiamati al vaglio delle nomine), chi sia stato condannato in primo grado con sentenza anche non definitiva, da parte della Corte dei conti. L’obiettivo è evitare che Montemarano (condannato in prima istanza dai giudici contabili per la storia dei doppi pagamenti della Asl Napoli 1) da direttore dell’Arsan (resterà in sella fino all’approvazione definitiva e pubblicazione della legge di abolizione dell’agenzia) possa essere chiamato nelle more a collaborare per stilare il nuovo albo dei direttori. Il diretto interessato tuttavia, annuncia battaglia in Tribunale. “La norma fa riferimento a condotte dolose – avverte il manager – per cui non mi riguarda anche se ritengo corretto l’impianto della legge. Del resto non ho ambizioni ad alcuna nomina visto che sono in pensione e dunque fuori gioco per raggiunti limiti di età”. Montemarano ha da ridire anche sul presunto risparmio di 8 milioni che giustificherebbe l’abolizione dell’Agenzia. “Le risorse utilizzate dall’agenzia – avverte – sono assegnate dalla giunta regionale per 7,8 mln annui confermati anche per il biennio 2014-2016. I risultati di esercizio conseguiti fin dalla sua istituzione dimostrano utili in media per un milione di euro e un attivo patrimoniale di 8 milioni. Le unità di personale utilizzate, attualmente 50, sono tutte in comando dalla giunta regionale, dal Consiglio, dalle Aziende sanitarie o ospedaliere per un costo totale di 4,5 milioni annui”. Nel merito all’articolo 4 della norma è stato approvato un emendamento che introduce un comma in cui è stabilito che la Regione Campania si farà carico delle professionalità attualmente impiegate nell’agenzia e le utilizzerà in base alla competenza in altri uffici di Palazzo Santa Lucia. La norma inoltre consente l’accesso ai fondi statali ed europei, unica fonte di liquidità extra fondo sanitario per le attività di Asl e ospedali.  
 
La Quinta Commissione
Nel corso del lavoro in Commissione il presidente Raffaele Topo ha disposto anche la convocazione in audizione, del direttore generale per la tutela della salute Mario Vasco e dei sub commissari Mario Morlacco ed Ettore Cinque. “È stato svolto un ottimo lavoro dei Consiglieri di maggioranza e opposizione con l’aggiunta di proposte migliorative al testo – dice Topo . Il tutto in tempi molto rapidi. Il primo aspetto da sottolineare è la celerità con la quale il testo, assegnato in commissione l’11 novembre, è stato licenziato – spiega il presidente - Abbiamo impiegato solo 20 giorni lavorativi  grazie anche alla collaborazione di tutti i componenti. L’obiettivo che ci siamo dati è stato quello di rimodulare il provvedimento ampliando quello proposto dalla giunta. Norme semplificate per la nomina dei direttori generali, introduzione degli uffici ispettivi, adeguamento della Legge 32 al decreto Balduzzi e nuove disposizioni sull'organizzazione delle strutture socio-sanitarie: queste le novità più rilevanti – annuncia Topo -, nel rispetto della semplificazione e della riduzione dei tempi di nomina dei vertici aziendali. È un risultato importante per una regione commissariata da più di 4 anni. Accolti e approvati anche alcuni degli emendamenti migliorativi proposti dalle opposizioni - specifica il consigliere – mentre la soppressione dell’Arsan prevede che i compiti dell’Agenzia tornino in capo alla giunta Regionale. Alla stessa è delegata la riorganizzazione funzionale dellaSo.Re.Sa, con obbligo di pubblicazione degli effettivi risparmi conseguiti nelle attività di committenza” conclude Topo. 
 
Titoli, merito e integrità sono i requisiti che il Movimento 5 Stelle invoca, per voce del capogruppo Valeria Ciarambino, che annuncia battaglia in Aula per approvare una seconda modifica alla norma che “interrompa la cinghia di trasmissione tra la politica e i vertici di Asl e ospedali”. “La commissione – dice Ciarambino – dovrebbe essere composta da cinque membri indipendenti (e non tre) chiamati a stilare una classifica in base ai titoli con la ratifica del primo in graduatoria da parte del presidente della giunta”.
 
I commissari
Intanto sulle nomine la Regione prende tempo: nella legge regionale sulla riorganizzazione sanitaria appena approvata in Commissione spunta un emendamento che prolunga fino a sei mesi gli incarichi commissariali in attesa delle nomine dei manager. Ce n’è abbastanza per far alzare la voce al presidente dei forzisti in Consiglio Armando Cesaro. “Anche se la rosa dei candidati selezionati dalla precedente giunta non è di suo gradimento De Luca sta esponendo gli atti dei commissari scaduti a rischio nullità”. Invocata la legge regionale n. 23 del 2012 che stabilisce che gli incarichi provvisori dei commissari non possono superare i 12 mesi. Termine scaduto per Patrizia Caputo e Loredana Cici al timone rispettivamente di Cardarelli e Pascale. “La questione dell’avvenuta scadenza degli incarichi commissariali in alcune strutture ospedaliere non va sottovalutata per le conseguenze che potrebbero prodursi. In questo senso ho chiesto alla presidente della Commissione Trasparenza, Valeria Ciarambino una convocazione urgente dell’organismo e l’audizione del presidente De Luca, per fare luce su questa sorprendente vicenda”.
 
Esprime soddisfazione, invece, per l’approvazione in commissione Sanità del ddl sull’organizzazione sanitaria in Regione Bruna Fiola (Pd): “Durante la discussione sugli emendamenti e con l’inserimento nel ddl di alcune proposte delle opposizioni, la maggioranza ha dimostrato massima apertura nell’ottica della piena collaborazione – ha sottolineato Fiola -collaborazione che porteremo anche in aula per la fase finale dell’approvazione, ma nonostante ciò il M5S in commissione ha votato contro il disegno di Legge. La maggioranza ha dimostrato di essere aperta ad accogliere le buone proposte e - ha concluso l’esponente Pd -, manterremo questa linea collaborativa anche per il futuro”.     
 
Ettore Mautone

07 dicembre 2015
© Riproduzione riservata

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