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Ultim’ora. Riparto 2011. La Sicilia blocca l’intesa


Accordo raggiunto in Conferenza dei presidenti sull'ultimo capitolo del riparto 2011, quello della mobilità interregionale. Ma la regione Siciliana pone il veto, poiché non le è stato permesso di utilizzare i Fas per pagare il mutuo che copre il deficit pregresso della sanità. "Vogliono affamarci - ha detto l'assessore Russo - perché siamo troppo autonomi, anche politicamente".

05 MAG - L'accordo sulla tabella di riparto per la mobilità sanitaria interregionale è stato raggiunto, ma la Regione Siciliana ha "bloccato" l'intesa, avendo verificato che il Cipe non aveva autorizzato alla Regione autonoma l'impiego dei Fas per ripianare il debito sanitario. "La Regione Siciliana ha contribuito responsabilmente al percorso che ha portato all'accordo sul riparto - ha detto l'assessore Massimo Russo - ma ha posto una questione politica che la riguarda e che era già stata posta da gennaio, con una lettera inviata ad Errani e a Tremonti". Appunto la possibilità di utilizzare i Fas.
Russo ha anche ricordato come in questi anni la Regione Siciliana abbia visto ridursi le risorse a disposizione: un primo intervento ha fatto salire dal 42,5% al 49,11% la quota che la Regione autonoma deve garantire in proprio per la sanità. Per poter comunque ripianare il debito pregresso di 2,7 miliardi di euro, la Regione ha poi acceso un mutuo, contando sulla possibilità di utilizzare, per pagare la rata annua di 685 milioni, i Fas, così come è stato autorizzato per le altre Regioni in Piano di rientro. "Abbiamo rimesso a posto i conti della sanità siciliana" ha sottolineato Russo, aggiungendo poi:  "Vogliono affamarci. Vogliono affamare la Regione Siciliana rea di essere troppo autonoma anche politicamente".

Russo ha riferito che "la Conferenza delle Regioni ha espresso solidarietà alla Sicilia", mentre l'assessore lombardo Romano Colozzi, al termine della Conferenza, ha dichiarato che più semplicemente "la conferenza ha preso atto di un problema esistente tra la Regione autonoma e il Governo, dando una settimana di tempo per cercare una soluzione".
Ora quindi l'intera partita del riparto sarà sospesa per una settimana, in attesa che il Cipe dia il via libera all'impiego dei Fas anche per la Regione Siciliana. Se questo non dovesse accadere, Russo ha detto di essere pronto a ricorrere al Tar e al Consiglio di Stato. In ogni caso, il riparto andrebbe avanti, poiché i 30 giorni previsti per la formale ricerca dell'intesa si contano ufficialmente dalla scorsa settimana, quando l'intesa in realtà era già stata data, sia pure sottoposta ad una serie di impegni, tra cui quello reclamato oggi.

Nel merito, la tabella sulla mobilità interregionale del 2010 sembra comunque essere stata definita, con una revisione al ribasso delle Tuc (tariffe uniche concordate) per le 108 prestazioni a bassa intensità e ad alto rischio di inappropriatezza. Questo dovrebbe aver ridotto di circa il 2% i trasferimenti verso le Regioni con mobilità attiva, come Lombardia, Veneto, Toscana ed emilia Romagna.
Il coordinatore della Commissione Salute delle Regioni, l'assessore veneto Coletto, si è mostrato comunque soddisfatto per il risiultato raggiunto, perché il via libera alla tabella prevede anche l'impegno  ad una revisione complessiva delle Tuc entro il prossimo giugno, da potersi quindi applicare alla tabella 2011. Una revisione che dovrebbe agganciare maggiormente le Tuc ai Drg regionali, rivedendo, al rialzo, le tariffe per le prestazioni ad alta complessità.
 

05 maggio 2011
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