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Toscana. Siglato accordo triennale da 6 mln per lotta a dipendenze


Risposte assistenziali in grado di soddisfare bisogni crescenti e sempre più differenziati, nuove strategie e azioni di prevenzione, maggiore integrazione tra pubblico e privato, reinserimento sociale e lavorativo dei soggetti con problemi di dipendenza. Questi i punti salienti dell’accordo siglato dalla Regione con il Ceart e le Asl toscane, per migliorare la gestione dei quasi 24 mila pazienti presi in carico nel corso del 2010.

04 LUG - La Regione insieme al Ceart (Coordinamento Enti Ausiliari della Regione Toscana) e alle Asl, ha siglato un accordo triennale finanziato con 2 milioni di euro per ciascun anno (2011-2012-2013) per migliorare le risposte e la presa in carico dei pazienti affetti da dipendenze. In Toscana, come nel resto d’Italia e d’Europa, il fenomeno delle dipendenze è in costante evoluzione: nuove sostanze in circolazione, notevole abbassamento dell’età dei consumatori, diverse abitudini e luoghi di consumo, assunzione contemporanea di più sostanze. Dallo studio Edit, condotto nel 2008 dall’Ars, l’Agenzia Regionale di Sanità, sulla popolazione giovanile tra 14 e 19 anni, risulta che quasi 60.000 giovani hanno provato almeno una volta una sostanza illegale, 56.000 fanno uso di cannabinoidi, 10.000 di cocaina, 15.000 sono forti bevitori di alcol.
Il modello toscano in tema di lotta a tutte le forma di dipendenza si basa da anni su una forte integrazione tra sociale e sanitario, tra pubblico e privato, con un sistema di servizi diversificati in grado di rispondere ai diversi bisogni delle persone: comunità residenziali, centri diurni, centri di accoglienza a bassa soglia, unità di strada, trattamenti clinici specialistici, attività lavorative e di formazione professionale, momenti legati allo svago e al tempo libero. È in questo quadro che si inserisce l’accordo siglato di recente.

“Il fenomeno delle dipendenze – ha commentato l’assessore alla Salute, Daniela Scaramuccia – è profondamente cambiato negli ultimi anni. Un’evoluzione costante, che induce progressivi cambiamenti delle risposte assistenziali e obbliga, oltre a consolidare e migliorare continuamente le iniziative già in atto, a scoprire nuovi terreni di azione, elaborare nuovi progetti, perché l’azione di contrasto alle dipendenze sia sempre più appropriata ed efficace”. “Gli accordi precedenti tra Regione e Ceart hanno prodotto risultati molto positivi in termini di risposte sempre più adeguate e mirate – ha concluso -. Mi sembra importante la ricerca di una condivisione, di una corresponsabilità diffusa tra pubblico e privato su questo terreno”.

Ecco una fotografia delle dipendenze in Toscana nel corso del 2010.

Sono state 23.999 le persone in carico ai servizi, così suddivise in base alle dipendenze:

13.990 tossicodipendenti
4.822 alcolisti
4.800 tabagisti
387 giocatori d’azzardo patologici

In base allo studio Edit sui consumatori di sostanze stupefacenti illegali e legali nella popolazione giovanile (14-19 anni), svolto nel 2008 dall’Ars, l’Agenzia Regionale di Sanità:

- qualsiasi sostanza illegale: 58.888 giovani (34.131 maschi; 24.757 femmine)

- Cannabinoidi: 56.079 giovani (32.425 maschi; 23.655 femmine)

- Cocaina: 10.113 giovani (6.467 maschi; 3.646 femmine)

- Amfetamine (incluso ecstasy): 7.319 (di cui 5.030 maschi e 2.289 femmine)

- Allucinogeni (LSD): 6.626 (di cui 4.760 maschi e 1.865 femmine)

- Eroina: 1.402 (di cui 808 maschi e 593 femmine)

- Tabacco: 24.495 (di cui 13.473 maschi e 11.022 femmine)

- Alcol a rischio: 15.341 (di cui 8.982 maschi e 6.359 femmine)

Nel 2010, la spesa per l’assistenza residenziale e semiresidenziale è stata di 16.344.182 euro (10.422.446 per assistenza nelle comunità gestite dagli enti ausiliari; 3.798.394 per assistenza nelle comunità gestite dai Sert; 2.123.342 per assistenza in comunità fuori regione).

Sono 41 i SerT (Servizi per le Tossicodipendenze) in Toscana, di cui 1 a Sollicciano.
Sono 18 gli Enti Ausiliari che aderiscono al Ceart (praticamente la totalità, configurandosi così come una realtà unica a livello nazionale).
Sono 54 le comunità residenziali: 41 gestite dagli enti ausiliari e 13 dai SerT. Con un’offerta complessiva di 1.120 posti letto.

04 luglio 2011
© Riproduzione riservata

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