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Sardegna. Peste suina. Da Ue apprezzamento per misure intraprese


La fine del blocco delle esportazioni di carne suina deciso da Bruxelles lo scorso 9 novembre potrebbe essere più vicina. Ieri, dopo che il governatore Ugo Cappellacci ha annunciato la firma di  un decreto sull’emergenza in atto, è arrivato il plauso dal Comitato Ue.

01 DIC - Primo via libera dall’Europa ai provvedimenti che la Regione Sardegna sta attuando per combattere e debellare la peste suina africana dall’Isola. Ieri a Bruxelles il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, e gli assessori della Sanità Simona De Francisci e dell’Agricoltura Oscar Cherchi, assieme ai dirigenti del ministero della Salute, hanno incontrato il Comitato permanente per la catena alimentare e la salute animale presieduta da Alberto Laddomada. In particolare, il presidente Cappellacci ha illustrato il decreto che firmerà e che prevede la sua nomina a Commissario per l’emergenza e diverse misure per la lotta al pascolo brado dei suini, la regolarizzazione degli allevamenti nei Comuni a rischio, il sostegno alle aziende regionali, la valorizzazione del suino di razza sarda e la revisione della politica degli indennizzi uniti a un sistema più rigido delle sanzioni. L’organismo comunitario ha apprezzato le azioni presentate dalla Regione accogliendo la richiesta della Sardegna di valutare mese per mese i risultati degli interventi per arrivare al più presto all’eliminazione del blocco delle esportazioni deciso da Bruxelles il 9 novembre scorso.
“L’incontro è stato positivo, anche se è solo il primo passo per risolvere una vertenza che a causa di una piaga presente da troppo tempo in Sardegna sta mettendo in ginocchio le aziende del comparto, specie quelle virtuose”, ha detto Cappellacci. “In ogni caso, il Comitato ha giudicato buoni i provvedimenti che stiamo mettendo in campo e con il decreto alla mia firma - ha spiegato ancora il presidente della Regione - intendiamo una volta per tutte accelerare per debellare la peste suina africana una volta per tutte, grazie a una seria revisione della politica degli indennizzi, a ispezioni e sanzioni più rigorose per tutte quelle realtà che non rispetteranno le nuove norme e continueranno a praticare il pascolo brado”. “Seguiremo una linea dura - ha aggiunto l’assessore De Francisci - con tutta una serie di misure severe e concertate con il ministero della Salute. Ora come non mai occorre però un’assunzione di responsabilità perché la battaglia si vince tutti uniti”. Infine, l’assessore Cherchi ha ricordato al Comitato la recente delibera che stanzia 8,6 milioni per interventi di miglioramento degli allevamenti e ha annunciato l’eventuale attivazione di misure compensative del reddito per quelle aziende accreditate e che devono sopportare i maggiori costi derivati dal blocco della movimentazione degli animali. Già ai primi di dicembre si terrà un nuovo incontro, sempre a Bruxelles, tra la Regione e la Commissione.

01 dicembre 2011
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