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Punti nascita. Di nuovo polemiche tra Lega, M5S e Regione


L’assessore risponde agli attacchi dei consiglieri del M5S e della Lega, che accusano la Regione di non voler riaprire i punti nascita: “Loro fanno chiacchiere e propaganda, noi stiamo ai fatti. Abbiamo chiesto un incontro al sottosegretario alla Salute, attendiamo risposta. Perché è il Governo che deve dire se intende ridiscutere gli standard che hanno portato alla sospensione dell’attività, visto che solo due mesi fa li hanno confermati”.

20 DIC - E’ ancora polemica sui punti nascita in Emilia Romagna. Da una parte Lega e M5S, che accusano la Regione di portare avanti un bluff ma di non essersi, in realtà, attivata in alcun modo per la riapertura dei Punti nascita. Dall’altra l’assessore alla Salute, Sergio Venturi, che ribadisce l’impegno della Regione e chiama in causa il Governo.

Governo che, secondo la Vice Presidente della Camera Maria Edera Spadoni e la Deputata del MoVimento 5 Stelle Stefania Ascari, non avrebbe competenza in materia.  “Il Ministero della Salute ha confermato categoricamente che la riapertura dei punti nascite non rientra tra le sue competenze, ma deve essere la Regione Emilia-Romagna ad avanzare la richiesta per la riapertura dei punti nascita in questione, in deroga all’accordo Stato-Regioni del 2010. Abbiamo parlato con Marcello Spirandelli, Capo della Segreteria della Ministra Grillo, e con Gianfranco Jorizzo, membro del comitato nazionale punti nascite, una figura altamente qualificata e competente in materia. Ci ha spiegato che se la Regione dimostra di avere l’esigenza e crea i presupposti può riaprire i punti nascita, seguendo i criteri di sicurezza necessari”, affermano Spadoni e Ascari.
 
“Dal Ministero - proseguono i rappresentanti del M5S - ci hanno spiegato che non deve essere il Governo a ridiscutere i parametri che hanno portato alla chiusura dei punti nascita di Pavullo, Borgo Val di Taro e Castelnovo Monti ma deve essere la Regione a farsi promotrice dell’istanza, avviando la procedura per la riapertura. È una questione di competenza e di volontà politica. Da parte nostra, confermiamo che stiamo lavorando per la riapertura di tutti i punti nascita emiliani chiusi da tempo e che continueremo a farlo. Inoltre, il Ministero ci ha assicurato che è in programma un futuro incontro con i Comitati regionali impegnati da tempo per la riapertura”.

Ma per Venturi le cose non sono così semplici. “La Regione Emilia-Romagna è pronta, nei fatti e non a parole, al confronto con il Governo, tanto è vero che su questo ha già chiesto un incontro al sottosegretario alla Salute, Luca Coletto. Ma è il Governo che deve dire se intende ridiscutere i parametri che hanno portato, in Emilia-Romagna, alla sospensione dell’attività dei Punti nascita di Borgo Val di Taro (Parma), Castelnovo ne’ Monti (Reggio Emilia) e Pavullo (Modena)”.

“Apprendo - sottolinea Venturi - che ieri alcuni esponenti del Movimento 5 Stelle hanno incontrato un autorevole esponente del Comitato Percorso Nascita nazionale. Lo stesso Comitato che, un anno fa, bocciò sonoramente le nostre richieste di deroga alla chiusura dei tre Punti nascita di montagna; richieste che avevamo formulato impegnandoci anche ad adeguare quelle strutture agli standard richiesti per il personale”.

“Siamo stati noi a chiedere al Governo di rivedere i parametri imposti dal decreto legislativo 70 del 2015, proprio quello - forse è utile ricordarlo a Lega e M5S - che non più tardi di settembre scorso, nella nota di aggiornamento del Documento di Economia e Finanza 2018, lo stesso Governo gialloverde ha confermato nella necessità di attuare completamente, come si legge a pagina 100 per chi avesse dei dubbi. Per questo abbiamo chiesto un incontro al sottosegretario con delega ai Punti nascita- aggiunge l’assessore-: per verificare se da parte loro c’è stato un ripensamento e se c’è realmente la disponibilità a ridiscutere quegli standard”.

“È chiaro però, e le forze politiche ben lo sanno ma è giusto che lo sappiano con chiarezza anche i cittadini, che in assenza di una revisione di tali parametri, una nostra nuova richiesta di deroga sarebbe destinata ad una seconda, inevitabile bocciatura”.

“Questa è la realtà - chiude Venturi - ben lontana dalla rappresentazione che stanno tentando di dare Movimento Cinque Stelle e Lega: loro fanno chiacchiere e propaganda, noi cerchiamo di stare sui fatti”.

Ma per il consigliere regionale della Lega Nord, Gabriele Delmonte, la Regione dovrebbe subito attivarsi per riproporre una “nuova e ben motivata” deroga alla chiusura dei Punti nascite, “senza dover aspettare il lunghissimo e imprevedibile iter che porti, Governo e Regioni insieme, a rivedere i parametri”.

20 dicembre 2018
© Riproduzione riservata

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