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Napoli. Infermiera violentata in pieno giorno mentre aspettava il bus


La donna era su una panchina in attesa dell’autobus per tornare a casa dopo il turno di lavoro. L'aggressore è stato bloccato dal conducente di un pullman che si è accorto di quanto stava accadendo. L’aggressione è durata 45 minuti circa. I passanti avrebbero ignorato le grida d'aiuto della donna. Il sindacato degli infermieri Nursing Up esprime “sdegno e dolore”.

07 MAG - Era seduta su una panchina, domenica mattina, aspettando il bus che l’avrebbe riportata a casa dopo un turno di lavoro in ospedale. Invece un uomo l’ha avvicinata e violentata. E’ accaduto a una infermiera di 48 anni, in pieno giorno. A nulla sono servite le urla e il tentativo di divincolarsi. La sua richiesta di aiuto sarebbe stata sentita anche dai passanti, che però hanno scelto di ignorare cosa stava accadendo. L’aggressione sarebbe durata circa 45 minuti.

A ricostruire la vicenda, avvenuta in corso Novara, all'angolo con una desolatissima piazza Garibaldi, è l’Ansa. Come detto, la violenza è avvenuta domenica, anche se è stata resa nota solo nelle ultime ore. A violentare la donna, riferisce, è stato un extracomunitario originario del Senegal, successivamente bloccato dal conducente di un pullman che si era accorto di quanto stava accadendo. A dagli una mani anche una pattuglia dell'Esercito. La Polizia di Stato, arriva sul posto poco dopo, ha ammanettato l'immigrato appena arrivata sul posto.

“Sdegno e dolore” è stato espresso dal Presidente del Nursing Up, Antonio De Palma. “Una donna, una infermiera, ma soprattutto una madre e una moglie, una lavoratrice che come tante operatrici sanitarie, è più che mai in prima linea, ogni giorno, durante questa emergenza, come una militare al fronte che combatte senza sosta”, prosegue De Palma, spiegando che l’infermiera si occupa di malati di civid-19. “La sua professionalità e il suo impegno da giorni, da settimane, per lenire le sofferenze psicologiche di chi è appena uscito dal tunnel della pandemia, al pari di tanti colleghi, è encomiabile”.

Ma il presidente del Nursing Up esprime anche “rabbia, che però non deve diventare rassegnazione, non può davvero succedere”. De Palma torna quindi sulle criticità delle condizioni di lavoro del persone infermieristico: “Non solo turni massacranti a rischio della propria vita contro un nemico subdolo e invisibile, ma anche infermieri picchiati dentro le mura di un ospedale e ancora tante colleghe e colleghi vittime di violenze fisiche e psicologiche durante lo svolgimento del proprio lavoro. Certo è accaduto in pieno giorno, come poteva accadere purtroppo a qualunque altra donna. Ma non per questo, come sindacato, intendiamo starcene in silenzio. Si tratta di una nuova vittima di violenza, in questo caso anche una infermiera. E’ una di noi: è un colpo al cuore che subiamo tutti".

07 maggio 2020
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