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Lombardia. Formigoni: “Contributo di 2500 euro mensili per cure domiciliari a malati Sla”


Oltre ai 500 euro già garantiti dal 2008, i malati di Sla potranno ricevere un contributo aggiuntivo di 1500 o 2000 euro a seconda della gravità del caso. Lo ha annunciato il governatore nel corso dell’inaugurazione dei nuovi spazi del Centro clinico Nemo di Niguarda.

24 MAG - "I malati di sclerosi laterale amiotrofica (Sla) o di altra patologia dei motoneuroni potranno ricevere un contributo mensile aggiuntivo di 1.500 o 2.000 euro, a seconda della gravità del caso e delle necessità di cura, oltre ai 500 euro già garantiti dal 2008 per l'assistenza domiciliare. L'assegno mensile potrà così essere di 2.000 o 2.500 euro e servirà a garantire loro un’adeguata assistenza". Lo ha annunciato il presidente della Regione, Roberto Formigoni, intervenendo alla conferenza stampa di presentazione e alla successiva inaugurazione dei nuovi spazi (1.000 metri quadri) del Centro Clinico Nemo.

Questi contributi aggiuntivi sono la principale novità contenuta nel Programma esecutivo di interventi regionali in tema di Sclerosi laterale amiotrofica e altre malattie del motoneurone, approvato dalla Giunta regionale nei giorni scorsi, su proposta dell'assessore alla Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà sociale, Giulio Boscagli.

“Grazie ai finanziamenti del Fondo nazionale per le non autosufficienze - ha spiegato Formigoni – sarà dunque possibile migliorare e potenziare l'assistenza per questi malati". Oltre ai contributi aggiuntivi per le cure domiciliari svolte dagli assistenti familiari o dalle famiglie stesse, finanziati con 12.835.100 euro, la Regione ha deciso di realizzate altre tre azioni.

"La prima - ha aggiunto il presidente - finanziata con 2,5 milioni, riguarda il potenziamento in termini qualitativi e quantitativi del percorsi di assistenza a domicilio: lo scopo è migliorare il raccordo con i medici o gli ospedali di riferimento per comprendere e affrontare meglio i bisogni delle persone".

Il secondo intervento, a carico del bilancio regionale e quindi non finanziato con il Fondo nazionale, è invece dedicato a potenziare i ricoveri di sollievo per i malati e per chi li accudisce (i cosiddetti 'caregiver'). Verrà offerta la possibilità di accoglienza temporanea in strutture con caratteristiche di tipo alberghiero, ma con la sicurezza di essere assistiti da personale qualificato. Anche questa particolare opportunità è riservata ai pazienti con deficit grave o completo delle capacità funzionali. 

Infine, l'1% della quota lombarda del Fondo (154.900 euro) verrà utilizzato per promuovere e sostenere attività di ricerca riguardo i modelli assistenziali utili a prevenire le complicanze e migliorare la qualità della vita.

24 maggio 2012
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