Palermo. Donna in codice rosso per infarto muore dopo essere arrivata in ospedale e i familiari devastano il pronto soccorso
Non appena i sanitari dell’ospedale Civico hanno comunicato la notizia del decesso, i familiari della donna hanno danneggiato il pronto soccorso. Razza: “Atto violento, sconsiderato, insopportabile. Non si può giustificare con il dolore per la scomparsa di un proprio congiunto, arrivato in gravissime e disperate condizioni”. Anelli: “Oltre agli incentivi economici, far lavorare i professionisti in sicurezza”.
09 NOV - Ennesima violenza in una struttura sanitaria. È accaduto la scorsa notte al Civico di Palermo, dove una donna, arrivata in codice rosso per un infarto, è morta e la notizia ha innescato la violenza dei parenti. “Devastare un pronto soccorso, presidiato da guardie giurate, è un atto violento, sconsiderato, insopportabile”, commenta l'assessore alla Salute della Regione Siciliana
Ruggero Razza.
“Non si può giustificare con il dolore per la scomparsa di un proprio congiunto, arrivato in gravissime e disperate condizioni. Il pronto soccorso, come l’ospedale in genere, è un luogo di sofferenza e di speranza, di vita e di morte. Non possiamo inneggiare agli eroi in camice e poi farci sopraffare dalla emotività che diventa violenza. Ai medici e operatori del Civico di Palermo va il mio sentimento di solidarietà”, conclude Razza.
09 novembre 2021
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