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Africa. La denuncia di MSF: "I prezzi elevati dei vaccini ostacolano gli sforzi di immunizzazione”


24 FEB - Mentre si apre la Conferenza Ministeriale dell’Unione Africana sull’Immunizzazione (la prima in assoluto nel suo genere) l’organizzazione medico umanitaria Medici Senza Frontiere (MSF) si dichiara delusa per il fatto che all’ordine del giorno non vi sia il problema dei prezzi elevati dei vaccini e della loro disponibilità in quantità adeguate, "pur essendo queste - denunciano da MSF - le principali barriere che impediscono di proteggere più bambini contro malattie mortali”.

“Nei nostri progetti - dichiara Myriam Henkens, coordinatore medico internazionale di MSF -, fatichiamo a introdurre nuovi vaccini a causa del loro prezzo elevato. Siamo frustrati perché non siamo in grado di fornire alcuni dei vaccini più importanti ai nostri pazienti, perché rimangono al di fuori della nostra portata o non sono disponibili in quantità adeguate, e percepiamo la stessa frustrazione da parte dei governi, costantemente ribadita in vari consessi internazionali”.

“Se i prezzi dei vaccini - prosegue - seguiteranno a crescere fuori controllo, continueremo a vedere paesi in Africa e in tutto il mondo alle prese con la difficile decisione di scegliere contro quali malattie mortali proteggere i loro figli, perché non posso permettersi di proteggerli da tutte. Questa conferenza non può permettersi di sprecare questa opportunità di pronunciarsi ancora una volta contro i prezzi elevati e spingere per il cambiamento”.

Il rapporto di MSF pubblicato lo scorso anno sui prezzi dei vaccini, “The Right Shot: superare le barriere per ottenere vaccini più accessibili e adeguati alle realtà dei paesi in via di sviluppo”, mostra come nella maggior parte dei paesi africani, con l’introduzione dei nuovi vaccini, sia ora 68 volte più costoso vaccinare un bambino rispetto al 2001. "Nel prossimo futuro - dichiara MSF -, molti paesi potrebbero non essere in grado di permettersi i nuovi vaccini più costosi come quello contro la polmonite. Un esempio è quello dell’Angola che dopo aver perso il sostegno economico del GAVi, l’Alleanza sui Vaccini, si troverà ad affrontare un aumento dei costi del suo piano vaccinale del 1523% nel corso dei prossimi anni, mentre il Congo Brazzaville dovrà affrontare un aumento del 801%. Altri paesi africani che non beneficiano del sostegno da parti di donatori, e non hanno accesso a prezzi più bassi negoziati da GAVi, devono affrontare costi di immunizzazione molto più alt"i.

Nel maggio 2015, 193 governi si sono incontrati a Ginevra per l'annuale Assemblea Mondiale della Sanità, dove hanno approvato all'unanimità una risoluzione che rappresenta un pietra miliare, perché chiede vaccini più accessibili in quantità adeguata e una maggiore trasparenza dei prezzi. I governi di 23 paesi africani hanno sottolineato le crescenti iniquità tra di loro causate dal maggiore onere finanziario dei nuovi vaccini, e nove di questi paesi - Algeria, Egitto, Libia, Marocco, Nigeria, Sudan, Togo, Tunisia e Zimbabwe – hanno promosso la risoluzione, il numero più alto da un solo continente.
“Dopo questa presa di posizione - dichiara Kate Elder, esperta del tema dei vaccini per la Campagna per l'Accesso ai Farmaci di MSF - da parte dei governi che hanno chiarito di voler trovare una soluzione agli altissimi prezzi dei vaccini, ci aspettavamo che il tema sarebbe emerso in maniera prominente in questa conferenza”. “Ci è giunta voce invece che i governi - prosegue -, già oberati da molteplici sfide, siano stati invitati a investire più risorse nell’acquisto di costosi vaccini, ma nessuno sta chiedendo ai giganti farmaceutici di abbassare i loro prezzi. Sia l’impiego di risorse, sia l’abbassamento sono necessari”.
 
 
Lorenzo Proia

24 febbraio 2016
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