Covid. Differenze tra uomo e donna nella fase acuta dell’infezione
Durante la fase acuta dell’infezione gli uomini, rispetto alle donne, mostrano una temperatura corporea più elevata e un aumento delle frequenze cardiaca e respiratoria. È quanto emerge da uno studio condotto da un gruppo di ricercatori della Private University del Liechtenstein che ha registrato più di un milione di ore di dati fisiologici dei partecipanti attraverso un dispositivo indossabile.
07 MAR - Donne e uomini hanno risposte fisiologiche differenti all’infezione da Covid-19. Durante la fase acuta, gli uomini mostrano una temperatura corporea più elevata e un aumento delle frequenze respiratoria e cardiaca. È quanto emerge dallo studio COVI-GAPP – pubblicato da PLoS One – condotto è un gruppo di ricercatori coordinato da Lorenz Risch, della Private University del Liechtenstein.
Lo studio, che rientra tra le attività del consorzio COVID-19 Remote Early Detection (COVID-RED), ha raccolto dati da 1.163 persone attraverso un dispositivo indossabile. Sono state registrate più di 1,5 milioni di ore di dati fisiologici. Nell’arco temporale dello studio (2020-2021), 127 partecipanti sono risultati positivi al Covid-19; fra questi, 82 erano monitorati con il dispositivo.
Dai dati è emerso che, rispetto alle donne, gli uomini sono andati incontro ad aumenti maggiori della temperatura corporea e delle frequenze respiratoria e cardiaca. Inoltre – rispetto a quanto registrato tra le donne – le frequenze respiratoria e cardiaca degli uomini sono rimaste a livelli significativamente più alti durante il periodo di recupero. Lo studio ha tenuto conto di possibili bias come l’indice di massa corporea, l’età, l’ipertensione e l’uso di alcoolici non riscontrando nessuna interferenza da queste variabili, mentre, per quanto riguarda le donne, non ha potuto tenere conto delle variabili ormonali durante il ciclo mestruale.
Gli autori ritengono che queste risposte biologiche sesso-specifiche all’infezione possono essere collegate anche ai tassi di mortalità e ricoveri più elevati tra i maschi con Covid-19. “Crediamo fortemente che l’utilizzo della tecnologia indossabile nella ricerca rappresenti un approccio prezioso per ottenere informazioni più approfondite su malattie e sul loro impatto e per l’avanzamento della medicina di precisione”, concludono i ricercatori della Private University del Liechtenstein.
Fonte: PLoS One 2024
07 marzo 2024
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