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Omeopatia. Parlamento UE: "Norme europee chiare". Salvini (Lega): "Ma Italia troppo lenta"


Botta e risposta tra l'europarlamentare Tonio Borg, a nome della Commissione per la salute, e il parlamentare europeo della Lega Matteo Salvini sulla situazione normativa italiana in materia. Per Salvini l'Aifa sta cominciando a recepire le norme europee ma con tempi tali da mettere in crisi le aziende.  

24 APR - “La legislazione dell'Ue definisce regole chiare in merito a certe classi di prodotti farmaceutici usati nella medicina complementare, come ad esempio medicinali omeopatici e medicinali di origine vegetale. Molte di queste regole stabiliscono la piena armonizzazione”. E’ quanto ha specificato Tonio Borg, commissario europeo per la salute e la politica dei consumatori rispondendo, a nome di tutta la commissione, all’interrogazione dell’europarlamentare leghista Matteo Salvini, che aveva denunciato le numerose restrizioni vigenti per il mercato italiano della medicina complementare come l’impossibilità di inserire nelle confezioni il foglietto illustrativo, di indicare posologia e applicazioni terapeutiche e ancora quella di fare pubblicità o di inserire nuovi farmaci che potranno invece essere registrati presso l’Aifa.

“Le regole in vigore – ha aggiunto Borg - introducono una procedura semplificata di registrazione per i medicinali omeopatici e vegetali tradizionali, a condizione che soddisfino certi criteri. Inoltre, alcune di queste regole consentono agli Stati membri di spingersi oltre introducendo una procedura di autorizzazione semplificata”. Più in generale la commissione sostiene i lavori e le attività “del gruppo di lavoro sui medicinali omeopatici istituito dai direttori delle agenzie per i medicinali per coadiuvare l'applicazione di tali regole. L'obiettivo primario del gruppo di lavoro è armonizzare la valutazione di prodotti omeopatici tra gli Stati membri e costituire una rete di valutatori per agevolare la cooperazione nell'ambito delle procedure di riconoscimento nazionale e reciproco”.

Immediata la replica di Salvini alle valutazioni espresse da Borg e dalla commissione. “Dall'Europa arriva una nuova conferma che le politiche da adottare per la regolamentazione dei farmaci omeopatici devono essere tese a privilegiare percorsi semplificati rispetto a quelli che si utilizzano per il farmaceutico. Se per il discorso semplificazione la nostra Agenzia del Farmaco ne sta prendendo atto – ha aggiunto - lo stesso non possiamo dire per quanto concerne la tempistica. Le aziende hanno assoluta necessità di chiarire tempestivamente gli aspetti burocratici, ma sostanziali, legati alla regolamentazione da attuare. Un’agenda di incontri condivisi è una priorità, non si può più attendere, pena la perdita di produttività e di quote di mercato per uno dei pochi settori floridi dell'economia del nostro Paese ed in particolare della Lombardia sul cui territorio sono dislocate le aziende leader del settore."
 

24 aprile 2013
© Riproduzione riservata

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