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Leucemia. Dagli anticorpi monoclonali, una possibile risposta contro la malattia


L’azienda farmaceutica Menarini e l’inglese OBT (Oxford Bio Therapeutics) hanno messo a punto un nuovo anticorpo monoclonale, il MEN 1112, che mostra interessanti potenzialità nei confronti della leucemia mieloide acuta, malattia che fa registrare ogni anno 30mila nuovi casi in Europa, 2mila in Italia.

09 DIC - Fanno ben sperare le ricerche su una nuova classe di farmaci biologici che hanno mostrato la capacità di individuare le cellule tumorali bersaglio che causano la leucemia mieloide acuta e di poter indurre la loro eliminazione. Un nuovo anticorpo monoclonale, il MEN 1112, ha infatti mostrato interessanti potenzialità nei confronti della malattia.
 
L’anticorpo MEN 1112, messo a punto dal gruppo Menarini e l’inglese OBT (Oxford Bio Therapeutics), appartiene ad una nuova classe di farmaci biologici per la cura dei tumori che agiscono tramite il meccanismo di azione potenziato e di nuova generazione denominato ADCC (Antibody-Dependent Cell-mediated Cytotoxicity). Si tratta di anticorpi monoclonali capaci di individuare selettivamente le cellule tumorali  e al contempo di  indurre l’attivazione delle cellule del sistema immunitario capaci di uccidere le cellule tumorali, le cosiddette cellule Natural Killer.
La Leucemia mieloide acuta rappresenta circa il 30% dei tumori del sangue, con l’insorgenza ogni anno di circa 30mila nuovi casi in Europa di cui 2mila in Italia. È una malattia con prognosi severa, la guarigione a 5 anni si verifica solo nel 24% dei casi.
 
“L’obiettivo della collaborazione tra il Gruppo Menarini e  OBT* - afferma Andrew Slade, il Presidente di Menarini Biotech - è focalizzare la ricerca dove i trattamenti disponibili sono  poco efficaci. Lo studio di anticorpi, cioè di farmaci biologici, capaci di attaccare e distruggere i blasti, le cellule cancerogene responsabili della leucemia mieloide acuta, è una delle aree dove i nostri gruppi di ricerca si sono concentrati. Il primo risultato dei nostri ricercatori è venuto dopo un anno di intenso lavoro, sotto forma di un anticorpo monoclonale  che ha mostrato una notevole capacità di individuare le cellule bersaglio e di poter indurre la loro eliminazione”.
 
Se le prossime ricerche sul MEN 1112 confermeranno quanto i ricercatori si aspettano, nel settembre 2014 il farmaco potrà iniziare la fase clinica sull’uomo. La collaborazione tra Menarini e OBT prevede un investimento del Gruppo Menarini di 800 milioni di euro per lo sviluppo di farmaci antitumorali.

09 dicembre 2013
© Riproduzione riservata

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