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Tutankhamon: non è stato l’incidente con la biga ad ucciderlo

di Maria Rita Montebelli

Un’autopsia virtuale effettuata su resti di oltre 3000 anni fa, getta nuova luce sulla causa di morte del faraone-ragazzo dalla maschera d’oro. E porta ad escludere la teoria tradizionale della morte traumatica per un incidente con la biga

23 OTT - Non sarebbe stato un disastroso incidente ‘stradale’ ad uccidere il faraone-ragazzo Tutankhamon, ma una o più malattie genetiche che minavano la sua salute. A sostenerlo è un’autopsia virtuale effettuata sulla sua mummia, che rivela come il ragazzo fosse portatore di piede equino, una condizione che gli avrebbe impedito di stare in piedi senza appoggio e dunque di guidare una biga.

Dalle oltre 2.000 scansioni TAC acquisite e dai test genetici effettuati su tutta la famiglia del giovane faraone, i ricercatori hanno ottenuto una serie di nuove informazioni che metterebbero dunque in serio dubbio la teoria che la morte di Tutankhamon, possa essere attribuita alle fratture riportate a seguito di un disastroso incidente con la biga. I test genetici d’altra canto rivelano la consanguineità del genitori del ragazzo, forse fratello e sorella, e questo avvalora l’ipotesi che il giovane sarebbe stato affetto da una qualche malattia genetica che avrebbe minato la sua salute, fino a condurlo ad una morte precoce. Alcuni ricercatori ritengono che il ragazzo potesse essere affetto da morbo di Kohler, una rara forma di osteocondrosi che colpisce l’osso navicolare del tarso.

La TAC – secondo quanto rivelato dal quotidiano inglese The Independent – avrebbe dimostrato che soltanto una delle fratture rilevate sulla mummia del faraone sarebbe avvenuta prima della morte, mentre quelle reperite a livello del cranio e di altre parti delle scheletro risalirebbero a dopo il decesso. In un’intervista al Times, Ashraf Selim, radiologo egiziano, afferma che l’unica frattura riportata in vita dal faraone sarebbe quella a carico di un ginocchio; si sarebbe trattato di un grosso trauma, riportato subito prima della morte.

Tra i detrattori della tesi della teoria della morte ‘accidentale’ di Tutankhamon c’è Albert Zink, direttore dell’Istituto per le mummie e l’Iceman dell’EURAC, che reputa impossibile che il giovane faraone possa aver guidato una biga, vista la deformità del piede, rivelata dalla TAC. Più probabilmente la sua morte precoce sarebbe dunque da attribuire a qualche malattia genetica ereditata dai suoi genitori consanguinei. E di certo nella sua breve vita il giovane faraone è stato colpito anche da malaria. Una ricerca pubblicata nel 2010 su JAMA, aveva suggerito che la causa della morte del faraone-ragazzo potesse essere attribuita alla malaria e ad una recente infezione ad una gamba fratturata.
Anche il rinvenimento di oltre 130 bastoni da passeggio nella tomba del ragazzo supporta l’ipotesi della deformità che gli avrebbe reso impossibile guidare una biga. In precedenza questo ritrovamento era stato invece interpretato come segno del potere del faraone, mentre più probabilmente Tutankhamon li usava per camminare.

Già in passato era stata scartata la teoria di una morte violenta, sospettata per la presenza di un foro a livello della parte posteriore del cranio, che è stato in seguito inquadrato come risultato naturale del processo di mummificazione.
Tutankhamon, faraone della diciottesima dinastia, salì al trono ancora bambino, all’età di 9-10 anni, nel 1332 a.C. e regnò fino alla morte, avvenuta nel 1323 a.C. all’età di soli 19 anni. La sua tomba è stata scoperta da Howard Carter nel 1922. Domenica prossima la BBC trasmetterà un documentario – The Truth Uncovered – dedicato alle nuove scoperte rese possibili dall’autopsia virtuale.

Maria Rita Montebelli

23 ottobre 2014
© Riproduzione riservata

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