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Stroke Unit: solo il 10% si trova al Sud


Su 141 Stroke Unit esistenti in Italia, ben 95 si trovano al Nord, 31 al Centro e solo 15 al Sud. La denuncia arriva dall’Associazione per la lotta all’ictus cerebrale alla vigilia del mese della Prevenzione dell’Ictus Cerebrale.

22 APR - Fortunato chi vive in Lombardia se ha la sfortuna di incorrere in un ictus. Ha a disposizione 31 Stroke Unit sparse sul territorio regionale. Per chi si trova in Valle d’Aosta o Molise ce n’è soltanto una. Nessuna in Basilicata.
Piccole Regioni -si dirà - la diffusione delle unità dedicate all’ictus riflettono la densità della popolazione. E invece non è così. Basta sapere che nel Lazio le stroke unit sono solo 7 per convincersene.
Nei fatti, al Nord c’è una Stroke Unit ogni 290 mila abitanti (sono 95), 1 ogni 383 mila al Centro (31), 1 ogni 945 al Sud (15). In totale fanno 141.
Sono questi i numeri resi noti dall’Associazione per la lotta all’ictus cerebrale-Alice Onlus alla vigilia del mese della Prevenzione dell’Ictus Cerebrale (maggio) e che dimostrano ancora una volta le forti differenze nell’offerta di servizi sanitari tra le diverse Regioni del Paese.
La presenza di un centro specializzato in grado di offrire l’assistenza appropriata e tempestiva del caso di ictus è fondamentale per ridurre le conseguenze della malattia.

In Italia si verificano ogni anno 200.000 casi di Ictus, il 20% dei quali causato da fibrillazione atriale. Di questi il 40% causa il decesso o la disabilità di soggetti colpiti e circa 4.200 riguardano soggetti con età inferiore ai 45 anni.
L’ictus, infatti, non è soltanto una malattia dell’anziano. “Anche i giovani possono essere a rischio di ictus, soprattutto se malati di cardiopatie emboligene, ipertensione, diabete, o affetti da anomalie di tipo genetico”, ha spiegato Maria Luisa Sacchetti, neurologa ricercatrice della Sapienza, Università di Roma. “Per non menzionare poi gli stili di vita sbagliati, come l’uso di sostanze stupefacenti ad azione eccitante sul sistema nervoso”. Ma anche  un’errata alimentazione, l’alterazione dei grassi nel sangue, il fumo possono danneggiare le arterie in giovane età, predisponendo l’individuo a possibili attacchi.
Per questa ragione, per tutto il mese di maggio, ALICe Italia Onlus ha previsto una campagna di screening gratuito dei principali fattori di rischio nelle farmacie italiane: in particolare, verranno controllate la pressione arteriosa e la fibrillazione atriale. Con una costante prevenzione e un’attenta diagnosi precoce, infatti, si possono evitare ben 3 ictus su 4 causati da fibrillazione atriale.
Previste anche iniziative di piazza in tutta Italia. Il programma completo si potrà consultare su www.aliceitalia.org.
 

22 aprile 2011
© Riproduzione riservata

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