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E-commerce farmaceutico: dimagrire a rischio della vita


L’agenzia regolatoria del farmaco svizzera – Swissmedic – ha divulgato i risultati delle analisi condotte su farmaci dimagranti di origine illegale. Un vero repertorio di orrori: principi attivi ritirati dal commercio a dosi letali e finti prodotti naturali.

06 GIU - Suona come l’ennesima conferma della pericolosità dell’e-commerce farmaceutico il risultato dell’indagine condotta da Swissmedic - l’agenzia del farmaco svizzera- che ha analizzato 122 campioni di preparati dimagranti provenienti, dice il comunicato stampa dell’Agenzia ,“da merce importata illegalmente, che l'Amministrazione federale delle dogane ha sequestrato”.  Secondo le analisi esegue dai laboratori elevetici, più della metà dei prodotti presenta gravi difetti della qualità delle preparazioni. “ Inoltre - si legge - quasi il 90 per cento dei dimagranti contiene principi attivi che mettono in pericolo la salute. In molti prodotti, ad esempio, è stata trovata sibutramina che, più di un anno fa, è stata ritirata dal mercato in tutto il mondo, poiché può causare complicazioni cardiovascolari”. In alcuni campioni la quantità è stata rilevata una dose tripla rispetto a quella a suo tempo registrata per il farmaco, quantità che può essere mortale; rintracciati anche preparati a base di rimonabant, un altro principio attivo per favorire la perdita di peso, che è stato ritirato dal mercato a livello internazionale poiché presenta un rapporto benefici-rischi negativo. Entrambi questi principi attivi, segnalano le autorità elevetiche, sono ancora prodotti, soprattutto da aziende cinesi, e commercializzati attraverso le ormai note, per quanto imprendibili, farmacie virtuali illegali. Il che spiega anche il frequente ricorso a dosaggi elevati: il costo dei principi attivi sarebbe infatti molto basso.
Ma non si tratta soltanto di farmaci contraffatti, l’allarme riguarda infatti anche i cosiddetti prodotti naturali, sempre di origine poco chiara: un terzo dei campioni dichiarati di sola origine vegetale conteneva sostanze di sintesi.
Su Internet, le ordinazioni di simili prodotti sono sempre più numerose, e non solo dalla Svizzera. L'anno scorso, a livello internazionale, le autorità regolatorie hanno segnalato la presenza di sibutramina in 74 dimagranti presunti vegetali, la maggior parte con dosi pericolose. Questi prodotti hanno spesso nomi asiatici e le capsule perlopiù sono confezionate in modo attraente; talvolta sono persino presentati come generi voluttuari quali tè o caffè.
Quali che siano le tipologie di medicinale offerte sulla rete, il consiglio resta uno solo: non acquistare mai nulla.

M.I.

06 giugno 2011
© Riproduzione riservata

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