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Ancora conferme per cetuximab


Una nuova analisi dello studio Crystal evidenzia la capacità del farmaco di aumentare la sopravvivenza complessiva anche in pazienti colpiti da da tumore del colon retto con metastasi diffuse anche oltre il fegato.

08 GIU - È stata presentata nel corso del Congresso Annuale dell’American Society of Clinical Oncology (ASCO) un’analisi retrospettiva dello studio clinico CRYSTAL che ha dimostrato come cetuximab migliori in modo significativo i risultati nel trattamento dei pazienti colpiti da tumore metastatico del colon retto con tumore KRAS wild-type anche in presenza di patologia metastatica avanzata che si è diffusa oltre il fegato.L’analisi ha valutato i benefici del trattamento di prima linea con cetuximab in associazione alla chemioterapia standard (FOLFIRI) nei pazienti con KRAS wild-type, a seconda del sito metastatico.
Per i pazienti colpiti da una patologia non limitata al fegato - la maggior parte dei pazienti colpiti da tumore metastatico del colon retto - il trattamento con cetuximab in associazione a FOLFIRI ha consentito un aumento della sopravvivenza complessiva superiore di 5 mesi rispetto ai pazienti trattati con la sola chemioterapia (22,5 vs. 17,4 mesi).
La nuova analisi ha inoltre valutato l’impatto della terapia di associazione con cetuximab sull’idoneità dei pazienti con metastasi limitate al fegato a essere sottoposti ad una chirurgia potenzialmente curativa. Anche in questo caso il farmaco ha mostrato di essere in grado di far regredire le lesioni al punto da consentire l’opzione chirurgica: nel 13,2 dei casi rispetto al 5,6 per cento della chemioterapia. 
“Per la maggior parte dei pazienti con un tumore avanzato, i benefici più importanti che un trattamento può offrire sono rappresentati dalla possibilità di vivere più a lungo se non addirittura dall’essere curati”, ha dichiarato il principale autore della pubblicazione ASCO Claus Henning Köhne, della Klinikum Oldenburg, Germania. “Questi nuovi risultati dallo studio CRYSTAL sono quindi importanti sia per i pazienti con patologia limitata al fegato sia per i pazienti con patologia più estesa, dal momento che ci troviamo di fronte ad una prova forte che entrambi i gruppi possono beneficiare della terapia in associazione a cetuximab.” 
Questi dati evidenziano l’importanza crescente di cetuximab nel tumore metastatico del colon retto e il valore della cura personalizzata del tumore attraverso un approccio medico differenziato. 

08 giugno 2011
© Riproduzione riservata

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