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Medicine alternative. Simposio al Senato. Il settore va normato. Romani (Idv): “Un’idiozia definire queste discipline antiscientifiche”


Anche l’Oms chiede una regolamentazione del settore ha ricordato il Vice presidente Commissione Sanità del Senato. Per Roberti di Sarsina, Amcp: “Servono formazione qualificata, informazione al pubblico, e fondi per la ricerca”. Al Simposio nazionale, criticato dal Presidente dell’Iss, non sono mancati spunti polemici. IL DOCUMENTO FINALE DEL SIMPOSIO

29 SET - “Collegare il nostro mondo al paranormale è un’idiozia totale. Trovo inoltre istituzionalmente inopportuno il tentativo dell’Iss di impedire un dibattito tra medici su tematiche al centro di vari progetti di legge, di tutte le parti politiche, depositati in Parlamento sul tema delle Medicine con convenzionali”.
 
Non ha fatto sconti il vicepresidente della Commissione Igiene e Sanità del Senato, Maurizio Romani (Idv) che ha deciso di aprire il Convegno odierno al Senato, dedicato proprio alla possibilità di inserire le medicine complementari e tradizionali nel paniere del Ssn, replicando seccamente alle critiche mosse nei giorni passati dal presidente dell’Iss Walter Ricciardi. Da Ricciardi infatti era venuta una forte presa di posizione contro quel convegno, accogliendo a sua volta l’appello lanciato dal Comitato italiano per il controllo delle affermazioni sulle pseudoscienze (Cicap) che aveva sollecitato le istituzioni a non dare ospitalità al simposio sulle medicine alternative indetto  proprio dal Senatore Romani insieme all’Associazione per la Medicina Centrata sulla Persona Onlus.
 
Una posizione questa di Romani peraltro già espressa con determinazione in un’intervista a Quotidiano Sanità e nel corso della quale si era levato qualche sassolino dalla scarpa ricordando, punto per punto, ai detrattori delle medicine tradizionali, complementari e non convenzionali, che a sostegno della sicurezza e della bontà delle medicine alternative ci sono provvedimenti e dispositivi inconfutabili.
 
Quali? Un testo base di più disegni di legge con il quale si punta a normare discipline quali l’omeopatia e l’agopuntura incardinato proprio in Senato dalla Commissione Sanità. Le decisioni di alcune Regioni, Toscana e Piemonte, che hanno inserito queste prestazioni nei loro sistemi sanitari regionali e hanno istituito un registro di medici che praticano omeopatia, fitoterapia e agopuntura. E soprattutto un riconoscimento da parte di Aifa, che sul solco delle normative europee sta registrando l’Aic di diversi medicinali omeopatici (quattro hanno già ricevuto l’autorizzazione all’immissione in commercio). Non solo, ha aggiunto, a confutare la solidità di queste discipline ci sono anche solide basi scientifiche: “Baste leggere le pubblicazioni su Medline e PubMed”.

Perciò, ha sottolineato oggi il Vice presidente della Commissione Sanità, “Ricciardi mi deve spiegare” perché alla luce di tutto “non posso parlare di questi temi in Senato”. “Ho risposto immediatamente agli attacchi per non dare l’idea che siamo una setta – ha aggiunto nel corso del simposio “Le medicine tradizionali, complementari e non convenzionali nell’Ssn per l’uguaglianza dei diritti di salute oltre le esperienze regionalistiche” – ricordo inoltre che molte persone si rivolgono all’osteopata o al chiropratico. Allora perché tenere sotto traccia queste attività?”.
 
I numeri. Ma quanti sono gli utilizzatori di medicine non convenzionali in Europa e in Italia?
Secondo i dati del Consorzio UE CAMbrella in Europa non meno di 100 milioni di persone fanno regolarmente uso di prestazioni sanitarie di medicine non convenzionali, come cura o come prevenzione” E sono circa 10 milioni gli italiani che invece ricorrono, anche in via non esclusiva, a discipline come agopuntura, medicina tradizionale cinese, omeopatia, osteopatia, medicina antroposofica, chiropratica o shiatsu. I medici e i veterinari che esercitano queste discipline in via esclusiva o come attività professionale prevalente sono invece 20mila.
 
Numeri importanti, ha ricordato Paolo Roberti di Sarsina, presidente dell’Associazione medicina centrata sulla persona onlus, per questo “occorre normare il settore”.
“L’Organizzazione Mondiale della Sanità – ha dichiarato – ha emanato un piano strategico 2014-2023 sulla diffusione, l’insegnamento, la tutela e la ricerca e l’insegnamento delle medicine tradizionali e complementari. È stato inviato a tutti i Paesi membri, ma non risulta che sia stato diffuso a livello nazionale Così come in Italia a livello istituzionale non è stata data diffusione delle risultanze del Consorzio europeo finanziato dalla Ce che per tre anni ha lavorato per fornire dati agli Stati membri”.  È necessario ha quindi aggiunto che “tutte le medicine non convenzionali, dall’Ayurveda alla medicina tradizionale cinese, vengano regolamentate e senza esclusioni. Serve anche una formazione qualificata, garantire fondi per la ricerca, e informare correttamente i pazienti su queste risorse terapeutiche”.
 
Ha dato man forte al senatore Romani il presidente di Omeoimprese, Giovanni Gorga che non ha risparmiato bordate al presidente dell’Iss. “Sposo in pieno le dichiarazioni del senatore – ha dichiarato a margine del simposio – quanto sta avvenendo  dimostra con chiarezza che c’è un clima di preclusione e di pregiudizio verso le medicine complementari. Dal Cicap all’ultimo detrattore devono mettersi in testa che le medicine complementari sono regolamentate dalla legge. C’è stato un Accordo nelle Conferenza Stato Regioni del 2013 che ha stabilito il profilo professionale dell’esercizio dell’agopuntura. Inoltre i medicinali omeopatici in virtù di una norma europea sono diventati farmaci. Per questo le aziende stanno allestendo i dossier da inviare all’Aifa la quale li sta valutando per il rilascio dell’autorizzazione in commercio. A questo proposito trovo particolarmente grave – ha quindi aggiunto – che il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità dichiari apertamente e preventivamente, e nel merito di questa fase di registrazione, la sua contrarietà verso il comparto dell’omeopatia, dal momento che una parte del dossier di autorizzazione deve essere vagliata e rilasciata proprio dall’Iss”.
 
Botte e risposta a parte, il Simposio si è focalizzato si è articolato in 4 sessioni, con focus su Agopuntura e Medicina tradizionale cinese, Ayurveda, Medicina antroposofica, Omeopatia e Omotossicologia, Fitoterapia, Osteopatia, Chiropratica e Shiatsu. Esperti e rappresentanti politici - è intervenuto anche l’Ambasciatore dell’India in Italia Anil Wadhwa che ha richiamato con forza la Direttiva dell’Oms sulle Mnc - si sono confrontati su criticità e prospettive future del mondo delle Medicine non convenzionali e sulla necessità di normare in modo efficace tutte le discipline riconosciute dalla Fnomceo, a tutela della professione dei medici e della sicurezza dei pazienti, sui percorsi di prevenzione e cura delle malattie, sull’educazione agli stili di vita, sulla buon pratica clinica e sulla ricerca scientifica no profit. Indicazioni contenute in un documento conclusivo.

29 settembre 2016
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