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Tumore ovarico: prima della diagnosi, dieta ricca di fibre aumenta sopravvivenza

di Rita Buckley

Uno studio australiano ha indagato sul rapporto tra regime dietetico - tenuto nell’anno precedente alla diagnosi - e tumore ovarico. Una dieta a base di fibre ha fattto registrare tassi più alti di sopravvivenza.

24 MAG - (Reuters Health) – Un aumento dell’assunzione di fibre e una dieta sana prima della diagnosi di tumore delle ovaie sarebbero associati a un miglioramento della sopravvivenza. A ipotizzarlo è uno studio condotto su donne australiane e coordinato da Penelope Webb del QIMR Berghofer Institute of Medical Research dell’University of Queensland School of Public Health di Herston. I risultati sono stati pubblicati dal British Journal of Cancer.

Lo studio
Webb e colleghi hanno analizzato i dati su 811 donne australiane con tumore delle ovaie primario epiteliale invasivo che avevano preso parte all’Australian Ovarian Cancer Study, uno studio che prendeva in considerazione donne di età compresa tra i 18 e i 79 anni, con un tumore diagnosticato tra il 2002 e il 2006. Le partecipanti dovevano compilare un questionario che valutava la dieta nell’anno precedente alla diagnosi. “Abbiamo seguito poi le donne per una media di sei anni dopo la diagnosi – ha spiegato Webb – e abbiamo raccolto informazioni molto dettagliate sull’esito della malattia”.

Dall’analisi dei dati è emerso che le donne che consumavano più fibre avevano un miglioramento per quel che riguardava la sopravvivenza. Inoltre, ci sarebbe stata una tendenza significativa tra riduzione della mortalità associata a maggiore consumo di frutta e di verdura a foglia verde, anche se con quest’ultima non sarebbe risultata statisticamente significativa. Infine, la sopravvivenza sarebbe risultata miboretra chi aveva una dieta a più elevato indice glicemico. Come sottolineato dalla stessa Webb, “ulteriori ricerche, inclusi studi randomizzati, sono necessarie per confermare se quello che una donna mangia dopo la diagnosi e il trattamento possa avere un impatto sull’esito della malattia”.

I commenti
Secondo Elisa Bandera, del Cancer Prevention and Control Progamme al Rutgers Cancer Institute of New Jersey, a New Brunswick, “si tratta di uno studio importante perché sappiamo poco di come fattori modificabili come lo stile di vita e la dieta in particolare possono influenzare la sopravvivenza del cancro delle ovaie”. Dunque una dieta sana a basso indice glicemico e ad alto contenuto di frutta, verdura, pesce e fibre potrebbe migliorare la sopravvivenza dopo una diagnosi di tumore delle ovaie, oltre ad aiutare a mantenere un peso sano. Tuttavia l’esperta ha anche avvertito su un limite della ricerca, ovvero il fatto che non è stata considerata la dieta fatta dopo la diagnosi.

Rita Buckley

(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)

24 maggio 2017
© Riproduzione riservata

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