Talassemia Major. Dall’Aifa via libera a nuova sperimentazione clinica dell’Ao Villa Sofia-Cervello
L’obiettivo è ridurre i livelli di ferro che si accumulano nel fegato in conseguenza delle frequenti trasfusioni di sangue alle quali i pazienti sono sottoposti per effetto della malattia. La sperimentazione nell'ospedale siciliano esplorerà l’ipotesi che l’impiego in sequenza di due farmaci per via orale, il Deferasirox e il Deferiprone, sia preferibile rispetto alla terapia con un singolo farmaco.
08 NOV - “L’Azienda Ospedali Riuniti Villa Sofia Cervello è riconosciuta ancora una volta centro di eccellenza per la ricerca sulla Talassemia”. Così l’ufficio stampa dell’Ao annuncia il via libera, da parte dell’Agenzia italiana del Farmaco, al progetto della Fondazione Franco e Piera Cutino per una nuova sperimentazione clinica per i pazienti affetti da Talassemia Major, che verrà condotta in Azienda.
Lunedì 13 novembre, i responsabili del progetto saranno ricevuti a Roma presso la sede dell’Aifa per illustrare la sperimentazione, che è stata ammessa al finanziamento previsto dal bando annuale dell’Agenzia, nella categoria Ricerca indipendente, del progetto della Fondazione Franco e Piera Cutino per una nuova sperimentazione clinica per i pazienti affetti da Talassemia. Sarà
Aurelio Maggio, responsabile scientifico del progetto e Direttore della struttura complessa di Ematologia dell’Azienda, ad illustrare il progetto dal titolo “Multicentric Randomized Clinical Trial of Deferasirox-Deferiprone Sequential Therapy versus Deferasirox or Deferiprone”.
La sperimentazione clinica è riservata a pazienti fra i 12 e i 65 anni, affetti da Talassemia Major. Lo scopo è ridurre i livelli di ferro che si accumulano nel fegato in conseguenza delle frequenti trasfusioni di sangue alle quali i pazienti sono sottoposti per effetto della malattia. La sperimentazione esplorerà l’ipotesi che l’impiego in sequenza di due farmaci per via orale, il Deferasirox e il Deferiprone, sia preferibile rispetto alla terapia con un singolo farmaco.
“La sperimentazione, che durerà 18 mesi e interesserà 195 persone, è assolutamente la prima che compara l’efficacia tra i due soli chelanti orali esistenti in commercio. Da questa ricerca potranno venire fuori dati molto importanti per migliorare la terapia chelante in pazienti con Talassemia Major”, spiega l’Azienda.
“Ancora una volta la nostra azienda coniuga ricerca e assistenza di grandissima qualità, grazie alle grandi doti dei suoi professionisti. Una sanità vicina ai bisogni di questa terra, una sanità amica” commenta il Commissario
Maurizio Aricò.
08 novembre 2017
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