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Terapie antitumorali. Piemonte-Roche, partnership pubblico-privato per ridurre il rischio clinico


“Supportare la Regione Piemonte nell’implementazione di Prora è un modo concreto, da un lato, per contribuire a una maggior sicurezza dei pazienti in trattamento per patologie onco-ematologiche e, dall’altro, per immettere nel sistema nuove risorse consentendo di migliorare il rapporto tra innovazione e sostenibilità”. È così che Dario Scapola, direttore del Market Access di Roche Italia, descrive il supporto che la sua azienda ha offerto al Piemonte per l'attuazione del Progetto di monitoraggio sull’adozione della Raccomandazione n. 14 nell’Onco-Ematologia. Oggi sono stati presentati i primi risultati.

28 NOV - Ridurre il rischio clinico nella preparazione e somministrazione delle terapie con farmaci antitumorali. È con questo obiettivo che è nata una partnership pubblico-privato, promossa da Roche Italia, una sinergia che oggi ha permesso di raccogliere i primi frutti. Sono stati presentati a Torino i risultati di Prora 2017, il “Progetto di monitoraggio sull’adozione della Raccomandazione n. 14 nell’Onco-Ematologia a livello regionale secondo il modello ISO 19011:2012”.
 
L'iniziativa ha permesso di aumentare la consapevolezza del potenziale pericolo di alcuni eventi, indicare strumenti efficaci per mettere in atto azioni che siano in grado di ridurre i rischi e promuovere l’assunzione di responsabilità da parte degli operatori.
 
Che cos’è la raccomandazione N.14?
Denominata “prevenzione degli errori in terapia con farmaci antineoplastici”, fornisce specifiche indicazioni in merito alle barriere tecnico-organizzative da adottare per ridurre il rischio di errore in diverse fasi del processo di gestione dei farmaci antineoplastici e rientra tra gli obiettivi prioritari dei Piani Sanitari di diverse Regioni in ambito Nazionale e nello specifico anche della Regione Piemonte.
 
A sottolineare l’importanza di questa sinergia tra pubblico e privato è Dario Scapola, direttore del Market Access di Roche Italia: “E’ la strada per convergere su obiettivi comuni a beneficio del sistema, un ponte fra due realtà - ha detto - Supportare la Regione Piemonte nell’implementazione di Prora è un modo concreto da un lato per contribuire a una maggior sicurezza dei pazienti in trattamento per patologie onco-ematologiche e, dall’altro, per immettere nel sistema nuove risorse consentendo di migliorare il rapporto tra innovazione e sostenibilità”.
 
La gestione del rischio clinico, negli ultimi, si è adattata alle mutate conoscenze sul tema dell’errore in medicina e delle esperienze sui sistemi per la qualità e per l’organizzazione di strutture complesse. Dagli iniziali approcci “assicurativi”, si è passati allo studio dell’errore e delle cause di errore per traghettare ora negli approcci più avanzati che collocano l’analisi dell’errore all’interno della mappatura dei processi e della implementazione di pratiche basate sulle prove di efficacia clinica.

Gli strumenti a disposizione sono molteplici e possono utilmente essere integrati e adattati alle specifiche realtà, anche sulla base di conoscenze ed esperienze già avviate.  Tra gli strumenti che contribuiscono a orientare le attività clinico assistenziali verso la riduzione degli errori, incrementando perciò la sicurezza dei pazienti sono certamente da collocare le Raccomandazioni Ministeriali. Tali Raccomandazioni forniscono indicazioni su “come fare” per evitare gli errori in merito a specifiche tematiche clinico assistenziali.
 
Nel corso del 2015 è stato sviluppato uno specifico progetto: Prora (Progetto Regionale in Onco-ematologia di assessment sulla Raccomandazione per i farmaci Antineoplastici) al fine di uniformare le modalità di auto-valutazione delle Asr che ha permesso di raggiungere e superare l’obiettivo regionale permettendo d’ identificare le aree prioritarie di intervento a livello regionale e di apprestare le opportune azioni di miglioramento. Il progetto si è completato nel primo quadrimestre 2016 con la presentazione dei risultati finali del progetto. Obiettivo generale del progetto è accrescere l’autonomia dei Risk Manager e delle relative ASR nel monitoraggio sull’applicazione della Raccomandazione N.14.
 
Un’esperienza simile è stata supporta da Roche anche in Puglia il cui referente regionale, il professore Dell’Erba, ha portato l’esperienza all’incontro che si è tenuto nei giorni scorsi a Torino.

28 novembre 2017
© Riproduzione riservata

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