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Antibiotico-resistenza: 25 mila europei muoiono ogni anno per infezioni. Ecco il piano straordinario della UE


A tanto ammontano i decessi causati ogni anno da infezioni provocate da batteri resistenti ai farmaci. In occasione della Giornata europea degli antibiotici, la Commissione europea lancia un piano di lotta in 12 azioni che saranno realizzate nei prossimi 5 anni.

18 NOV - Circa 25.000 morti ogni anno. Non solo. Le infezioni provocate da batteri resistenti ai farmaci hanno un costo, in spese sanitarie e perdite di produttività, che si stima superiore a un miliardo e mezzo di euro. Per far fronte a questa criticità, la Commissione europea ha presentato oggi, in occasione della Giornata europea degli antibiotici, un ampio piano di lotta contro la resistenza agli antimicrobici, che si articola in 12 azioni concrete che saranno realizzate nei prossimi 5 anni in stretta cooperazione con gli Stati membri.
Gli antimicrobici comprendono gli antibiotici , medicinali essenziali per l'uomo e per gli animali, e possono essere utilizzati anche come disinfettanti, antisettici e prodotti per l'igiene . Hanno permesso di ridurre sensibilmente la pericolosità delle malattie infettive. “Gli antibiotici – sottolinea la Commissione - sono uno strumento indispensabile in medicina e sono largamente impiegati nei trapianti e nelle chemioterapie”.
I batteri sono però diventati negli anni sempre più resistenti agli antibiotici. Questa resistenza si è manifestata nelle infezioni nosocomiali, nelle infezioni delle vie respiratorie, nelle meningiti, nelle malattie diarroiche e nelle infezioni trasmesse per via sessuale. I batteri resistenti possono essere trasmessi dagli animali all'uomo attraverso la catena alimentare o per contatto diretto.
“Fin dagli anni ‘90, quando la resistenza agli antimicrobici è apparsa come una seria minaccia per la sanità pubblica, la Commissione ha preso varie iniziative nei settori della medicina umana e veterinaria, dell'alimentazione umana e animale e della ricerca scientifica”, spiega la nota dall’Ue, aggiungendo che il piano d'azione annunciato, quindi, “ viene ad aggiungersi a tutta una serie di misure già adottate dalla Commissione per far fronte a questo fenomeno”.

“Dobbiamo agire rapidamente e con decisione se vogliamo che i farmaci antimicrobici restino un trattamento efficace contro le infezioni batteriche nell'uomo e negli animali”, ha affermato John Dalli, commissario europeo per la salute e la politica dei consumatori, spiegando che “le dodici azioni che oggi presentiamo potranno contribuire a limitare la propagazione della resistenza agli antimicrobicii e alla messa a punto di nuovi trattamenti antimicrobici. Perché questo programma possa essere realizzato con successo l'Unione europea, gli Stati membri, gli operatori della sanità, l'industria farmaceutica, gli allevatori e molti altri dovranno unire i loro sforzi".
“È indispensabile – ha aggiunto Máire Geoghegan Quinn, commissaria europea responsabile per la ricerca e l'innovazione - sviluppare una nuova generazione di antibiotici in grado di debellare i batteri e altri agenti patogeni resistenti ai farmaci. Investire nella ricerca e nell'innovazione significa assicurare ai pazienti le migliori cure possibili. La Commissione coopera con l'industria e con gli Stati membri per fare di questi investimenti una priorità. Manterrà questo impegno anche nel quadro del futuro programma ‘Orizzonte 2020’ di finanziamento della ricerca e dell'innovazione”.

Il piano d'azione interessa sette settori nei quali è urgente intervenire:
•    l'uso appropriato degli antimicrobici (nell'uomo e negli animali)
•    la prevenzione delle infezioni microbiche e della loro propagazione
•    lo sviluppo di nuovi antimicrobici efficaci o di trattamenti alternativi
•    la cooperazione internazionale per arginare i rischi di aumento della resistenza agli antimicrobici
•    il miglioramento del monitoraggio in medicina umana e animale
•    la ricerca e l'innovazione
•    la comunicazione, l'educazione e la formazione

Le 12 azioni proposte sono:
• Rafforzare la promozione dell'utilizzazione adeguata degli antimicrobici in tutti gli Stati membri.
• Rafforzare il quadro regolamentare nel settore dei medicinali veterinari e dei mangimi medicati.
• Elaborare raccomandazioni sull'utilizzazione prudente di antimicrobici in medicina veterinaria, comprese relazioni di controllo.
• Rafforzare la prevenzione e il controllo delle infezioni presso strutture medico-sanitarie.
• Elaborazione di una nuova legislazione in materia di salute animale.
• Promuovere, nel quadro di un'azione per tappe, lavori di ricerca in comune e mai tentati e sforzi di messa a punto di nuovi antibiotici da mettere a disposizione dei pazienti.
• Promuovere gli sforzi per analizzare la necessità di disporre di nuovi antibiotici in medicina veterinaria.
• Favorire e/o rafforzare gli impegni multilaterali e bilaterali per la prevenzione e il controllo della resistenza antimicrobica in tutti i settori.
• Rafforzare i sistemi di sorveglianza della resistenza antimicrobica e del consumo di antimicrobici in medicina umana.
• Rafforzare i sistemi di sorveglianza della resistenza antimicrobica e del consumo di antimicrobici in medicina veterinaria.
• Rafforzare e coordinare gli sforzi di ricerca.
• Indagine e ricerca d'efficacia comparativa.

18 novembre 2011
© Riproduzione riservata

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