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Coronavirus: OMS dichiara “Emergenza sanitaria pubblica internazionale”


Lo ha annunciato alle 20.45 il direttore generale dell'Oms durante la conferenza stampa al termine della riunione del Comitato di emergenza. La decisione è stata presa "quasi" all'unanimità. 

30 GEN - Il Comitato d'emergenza dell'Oms ha deciso "quasi" al'unanimità di decretare come "emergenza sanitaria internazionale" l'epidemia sviluppatasi in Cina a seguito della diffusione del nuovo Coronavirus. Lo ha annunciato questa sera il direttore generale dell'Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus sottolineando che "questa dichiarazione non è un voto di mancanza di fiducia verso la Cina. Al contrario, l'OMS continua ad avere piena fiducia nella capacità della Cina di controllare l'epidemia".
 
"La ragione principale di questa dichiarazione - ha detto Tedros - non è connessa con ciò che sta accadendo in Cina, ma con ciò che sta accadendo in altri paesi", aggiungendo che "la nostra più grande preoccupazione è il potenziale del virus di diffondersi in paesi con sistemi sanitari più deboli e che non sono preparati ad affrontarlo".
 
"Stiamo lavorando diligentemente con i partner nazionali e internazionali per la salute pubblica per tenere questo focolaio sotto controllo il più rapidamente possibile", ha aggiunto il Dg dell'Oms sottolineando che le ricadute più importanti della dichiarazione di un'emergenza di sanità pubblica internazionale sono le raccomandazioni del comitato per prevenire la diffusione del virus # 2019nCoV e garantire una risposta misurata e basata sull'evidenza".
 
E in questo senso, ha rimarcato Tedros, "non vi è alcun motivo per ulteriori misure che interferiscano inutilmente con viaggi e commercio.
Chiediamo a tutti i paesi di attuare decisioni basate solo sull'evidenza e coerenti con essa. L'OMS è pronto a fornire consulenza a qualsiasi paese che stia considerando quali misure adottare".
 
Ed ora le priorità sono: "Accelerare lo sviluppo di vaccini, terapie e diagnostica; contrastare la diffusione di disinformazione; confrontare i piani di intervento, identificare le lacune e valutare le risorse necessarie per identificare, isolare e curare i casi e prevenire la trasmissione; condividere dati, conoscenze ed esperienze con l'OMS e il mondo".
 
"Dobbiamo agire ora per aiutare i paesi a prepararsi per l'emergenza. Questo è il momento dei fatti, non della paura. Questo è il momento della scienza, non delle voci. Questo è il momento della solidarietà, non dello stigma", ha concluso Tedros.
 











 
Un'emergenza sanitaria pubblica di interesse internazionale (PHEIC) si determina in presenza di una situazione “grave, improvvisa, insolita o inattesa” ed è definita dall’Oms come "un evento straordinario che si manifesta quando costituisce un rischio per la salute pubblica anche per altri Stati attraverso la diffusione internazionale delle malattie e quando richiede una risposta internazionale coordinata”. 
 
Una volta sancita l’emergenza internazionale scattano le annesse raccomandazioni temporanee che comprendono le misure sanitarie da attuare da parte dello Stato oggetto dell’emergenza e dagli altri Stati coinvolti, per prevenire o ridurre la diffusione internazionale di malattie.
 
Dal 2009 ci sono state cinque dichiarazioni PHEIC: per la pandemia di H1N1 (o influenza suina) del 2009, per la polio del 2014, per l'epidemia del 2014 di Ebola nell'Africa occidentale, per l'epidemia di virus Zika 2015-2016 e, a partire dal 17 luglio 2019, per l'epidemia di Kivu Ebola iniziata nel 2018.
 
La SARS, il vaiolo, la poliomielite di tipo selvaggio e qualsiasi nuovo sottotipo di influenza umana sono automaticamente PHEIC e non richiedono una decisione ai sensi del Regolamento sanitario internazionale per dichiararli come tali.

30 gennaio 2020
© Riproduzione riservata

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