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Farmaci. Aifa sollecita Governo a rinnovare i Comitati scaduti


Il presidente di Farmindustria e il senatore Pd Ignazio Marino si uniscono all’appello del presidente dell'Aifa che chiede il rinnovo del comitato tecnico-scientifico e di quello per i prezzi e i rimborsi, decaduti circa 100 giorni fa.  "Situazione grave per pazienti e imprese del farmaco".

04 GIU - L'attività dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) è ferma da 96 giorni perché due comitati sono scaduti e mancano le nomine da parte dei ministeri della Salute e dell'Economia. Questo l’allarme lanciato nei giorni scorsi dal presidente Aifa, Sergio Pecorelli, che dal Congresso della Società americana di oncologia clinica (Asco) ha sottolineato le ripercussioni che questa situazione – che di fatto blocca l’autorizzazione in commercio dei farmaci – rischia di determinare sia sui pazienti che sulle industrie farmaceutiche.

Preoccupazioni condivise dal presidente di Farmindustria Massimo Scaccabarozzi, secondo il quale, “in un momento in cui è necessario intensificare, da parte di tutti, gli sforzi per rilanciare l’economia del paese è davvero inaccettabile che l’inerzia delle Istituzioni competenti impedisca all’Aifa di svolgere il suo ruolo”. “Il perdurante ritardo nella nomina dei nuovi componenti della Commissione Tecnico Scientifica (CTS) e del Comitato Prezzi e Rimborsi (CPR) dell’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) da parte dei Ministeri dell’Economia e della Salute” è, per Scaccabarozzi, “inspiegabile”.

“Da marzo, ossia da quasi 100 giorni, queste commissioni – il cui ruolo è fondamentale per le autorizzazioni all’immissione in commercio (AIC) e la rimborsabilità dei medicinali – sono decadute”, spiega il presidente di Farmindustria, e “farmaci essenziali per la salute, quali ad esempio quelli oncologici o per altre importanti patologie, continuano così ad essere in attesa delle necessarie valutazioni e approvazioni. Chi lo spiegherà a quanti aspettano cure già disponibili in altri Paesi?”-

Questa situazione, secondo Scaccabarozzi, “se non modificata immediatamente, paralizzerà non solo l’entrata in commercio di nuovi medicinali ma anche molte altre attività delle aziende, visto che la sola CTS assume decisioni in materia di variazioni di AIC, di nuove indicazioni, di sperimentazioni cliniche e di farmacovigilanza”.

Per questo Farmindustria chiede “che si proceda al rinnovo di questi organismi dell’Aifa senza ulteriori ritardi. Perché imprese e pazienti non possono attendere un giorno di più. 100 sono già sufficienti per mettere in ginocchio l’industria”.

Una richiesta che arriva anche dal presidente della Commissione sull'efficacia e l'efficienza del Servizio sanitario nazionale e senatore del Pd, Ignazio Marino. “L'attività dell'Aifa – osserva il senatore - è ferma da mesi, con serio pregiudizio dei cittadini e dei conti dello Stato”. Infatti, ricorda Marino, “finché non saranno rinnovati i due comitati, infatti, l'Agenzia non può procedere all'autorizzazione di nuovi farmaci innovativi che possono rivoluzionare le terapie di malattie gravi, rivelandosi anche salva-vita, né può svolgere la sua attività di monitoraggio sui costi e sulla rimborsabilità dei farmaci che è oltremodo importante in questo periodo di crisi e in un'ottica di spending review. Il giudizio tecnico dell'Aifa infatti – conclude Marino - è fondamentale per ammettere alla rimborsabilità solamente i farmaci più nuovi e più efficaci, evitando sprechi e costi inutili".
 

04 giugno 2012
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