Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Sabato 04 MAGGIO 2024
Studi e Analisi
segui quotidianosanita.it

Sip: “C’è un buco di 3 mila operatori a fronte di 44 mila pazienti in più”


26 GIU - “Questo report – spiega Enrico Zanalda, presidente della SIP, ma anche ogni giorno alla guida del Dipartimento di Salute Mentale dell’ASL Torino 3 – è un lavoro straordinario, probabilmente l’unico in Europa di questo spessore, con una completezza di dati davvero rara. Questa terza edizione, inoltre, è particolarmente precisa grazie alla partecipazione della totalità delle strutture italiane (tutte tranne la provincia autonoma di Bolzano). Di questo non possiamo far altro che ringraziare il Ministero e le Istituzioni coinvolte cosi come i centri che hanno aderito al rilevamento in modo preciso e completo. Un lavoro fondamentale che non solo ci aiuta a capire l’ambiente in cui lavoriamo, ma anche a trovare soluzioni a problemi che riguardano una parte sempre più importante della salute delle persone. Ed in effetti il dato che colpisce di più è proprio quello ‘umano’, cosi importante nel nostro campo: sapere che in un anno si sono volatilizzati 3000 operatori a fronte di oltre 50 mila assistiti in più la dice lunga su una condizione della sanità italiana che va assolutamente affrontata”.
 
Ecco il dato che ha fatto scattare l’allarme: a confronto con il 2016, si nota un deciso aumento degli assistiti all’interno dei vari servizi di salute mentale: si passa infatti da 807 mila a 851 mila. C’è invece una lieve riduzione delle prestazioni erogate, facilmente spiegabile verificando il numero degli addetti ai servizi di salute mentale, sceso di 2894 unità, con un trend costante e allarmante. Un dato, questo si, preoccupante, in linea con una situazione generale che vede un calo vistoso degli addetti alla sanità più in generale (medici, infermieri, professionisti sanitari).
 
“Il personale – non dimentichiamolo, dice Zanalda – è la maggiore risorsa dei servizi di salute mentale. La distribuzione delle varie figure all’interno di questo ambito è praticamente sovrapponibile. Significa una minore copertura del turnover fisiologico rispetto ai pensionamenti. Un dato doppiamente preoccupante, vista la difficoltà anche a reperire specialisti in psichiatria”.
 
Altri dati sono abbastanza sovrapponibili. Ma tutti alla fine riflettono quelli precedenti. Le giornate di presenza nelle strutture residenziali sono incrementate in maniera significativa: oltre 1000 utenti in più, un dato che, per valutarne l’impatto, va confrontato con la spesa dell’assistenza territoriale in gran parte dovuta proprio alle strutture residenziali. Ed è da correlare alla mancanza di personale da utilizzare sul territorio. Un dato positivo è la diminuzione della durata media del trattamento residenziale (scesa da 673 giorni a 515, quindi oltre 150 giorni meno di media).  Ridotti anche gli accessi alle strutture semiresidenziali: si usano meno i centri diurni e i dayhospital e più le strutture residenziali.
 
Restano costanti i dati sul numero di dimissioni, la degenza media ospedaliera (12,7 giorni vs. 12,9 giorni) mentre è in aumento il già abbondante numero di accessi al pronto soccorso anche per patologie psichiatriche, circa il 3% del totale. Va però considerato che dei pazienti che accedono in PS per cause psichiatriche, solo il 13% viene poi ricoverato in psichiatria. Gli altri vengono rimandati a casa o ricoverati in altri reparti. Di questo 13% le principali diagnosi riguardano schizofrenia o psicosi, un dato confermato rispetto al report precedente. Stabile anche la spesa per i farmaci. Un lieve aumento per antidepressivi e antipsicotici, in regime convenzionato. La distribuzione diretta è scesa, di poco per i primi, di molto per i secondi (da 114 ml a 88 ml). Il costo dell’assistenza psichiatrica è aumentato (da 75 euro in media pro capite a 78 euro). Anche il costo complessivo è aumentato da 218 milioni a 220 milioni.

26 giugno 2019
© Riproduzione riservata

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale:
Via Giacomo Peroni, 400
00131 - Roma

Sede operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
    Joint Venture
  • SICS srl
  • Edizioni
    Health Communication
    srl
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy