Tonsille, diabete, broncopneumopatie: si riducono le ospedalizzazioni
17 NOV - Gli indicatori di ospedalizzazione misurano indirettamente la qualità delle cure territoriali, segnalando le ASL per la cui popolazione si osservano eccessi di ospedalizzazione evitabili in presenza di cure territoriali di qualità. E così nel PNE troviamo anche alcuni dati che evidenziano come sia calata la quota di persone che ricorre all’ospedale per alcuni patologie.
Partiamo dal tasso di ospedalizzazione per intervento di tonsillectomia che è diminuito leggermente nel tempo, passando dal 2.8‰ del 2010 al 2.4‰ nel 2014. Questa riduzione corrisponde a circa 10.000 bambini in meno operati per un intervento ad alto rischio di inappropriatezza negli ultimi 4 anni, di cui 3800 nel 2014. A fronte di un tasso medio del 2.4‰, si osserva un’elevata variabilità intra e interregionale.
Poi è stato esaminato il tasso di ospedalizzazione per gastroenterite pediatrica si è ridotto dal 2.1‰ nel 2010 al 1.5‰ nel 2014. Questa riduzione corrisponde a circa 24.000 bambini in meno ricoverati in ospedale, di cui 6000 nel 2014, per una condizione che non dovrebbe richiedere l’ospedalizzazione. A fronte di un valore nazionale medio del 1,5‰ nel 2014, si osserva un’elevata variabilità intra e interregionale.
Anche il tasso di ospedalizzazione per asma pediatrico si è ridotto dallo 0,9 ‰ nel 2010 allo 0,5 ‰ nel 2014. Questa riduzione corrisponde a circa 11000 bambini, di cui 3500 nel 2014, che hanno evitato il ricovero in ospedale per una condizione che può essere trattata a livello territoriale. A fronte di un valore nazionale medio dello 0,5‰ nel 2014, si osserva un’elevata variabilità intra e interregionale.
Il tasso di ospedalizzazione per broncopneumopatia cronica ostruttiva si è ridotto progressivamente dal 2.5‰ nel 2010 al 2.1‰ nel 2014. Questa riduzione corrisponde a circa 40.000 ospedalizzazioni evitate, di cui 18000 nel 2014: persone che non sono state ricoverate per una condizione che può essere trattata efficacemente sul territorio.
A fronte di un valore nazionale medio del 2.1‰ nel 2013, si osserva una discreta variabilità intra e interregionale.
Il tasso di ospedalizzazione per complicanze del diabete si è infine ridotto progressivamente dallo 0.6‰ nel 2010 allo 0,5‰ nel 2014. Questa riduzione corrisponde a circa 13.300 ospedalizzazioni evitate, di cui 4500 nel 2014: persone che non sono state ricoverate per una condizione che può essere trattata efficacemente sul territorio.
A fronte di un valore nazionale medio dello 0,5‰ nel 2013, si osserva una discreta variabilità intra e interregionale.
17 novembre 2015
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