Chiamenti (Fimp): “Investire in prevenzione per ridurre la spesa e sostenere il Ssn”

16 MAR - “Occorre lungimiranza programmatica da parte delle Istituzioni che devono investire sulla prevenzione anche se inizialmente questa può sembrare solo una spesa”. Così Giampietro Chiamenti, Presidente Nazionale della FIMP in occasione dell’incontro I due volti della sanità. Tra sprechi e buone pratiche.
 
La road map per la sostenibilità vista dai cittadini. Nel corso dell’evento, durante il quale Cittadinanzattiva/Tribunale per i diritti del malato ha presentato i risultati raggiunti dall’indagine civica sugli sprechi, Chiamenti ha sottolineato che “è necessario coltivare e ampliare le buone pratiche cliniche, che per la pediatria significa esaurire il percorso diagnostico terapeutico nello studio del professionista attraverso la conferma e ulteriore sviluppo del self help diagnostico accanto all’adozione di protocolli terapeutici condivisi e scientificamente sostenibili”.
 
“Inoltre non bisogna dimenticare – ha evidenziato Chiamenti – l’importanza fondamentale che riveste il rapporto di fiducia che s’instaura tra il pediatra e il piccolo paziente, rapporto che proprio per la sua specificità, vale a dire la presa in carico dei bisogni assistenziali dalla nascita all’adolescenza, può contribuire ad avere adulti più sani”.  
Per vari motivi il problema liste d'attesa nell' infanzia è meno cogente rispetto all'adulto cosi come la quota del paziente cronico, pur significativa ed in aumento anche in ambito pediatrico, per ora è decisamente lontana dai numeri dell'adulto e soprattutto dell'anziano.
 
“Questo dovrebbe essere tenuto in grande evidenza – ha osservato Chiamenti - quando si programmano i nuovi modelli assistenziali focalizzando l’attenzione a consolidare l'esistente piuttosto che rischiare stravolgimenti di sistema. Fondamentale è infatti definire i bisogni di salute e considerare l'importanza di poterne misurare il raggiungimento con la partecipazione di tutte le componenti del SSN”.
 
Il Presidente della FIMP ha infine concluso che “per dare concretezza ai temi dibattuti in occasione della presentazione del Rapporto di Cittadinanzattiva/TDM è necessario trasformare alcuni dei contenuti discussi in norme legislative e contratti di lavoro per creare i presupposti di un sistema pubblico accessibile in modo omogeneo in tutto il Paese”.

16 marzo 2016
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