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Iss: solo il 36% degli italiani usa la cintura posteriore e no seggiolino per 2 su 10


Nuovi dati della sorveglianza Passi. Emerge che 5 intervistati su 100 hanno guidato sotto l’effetto dell’alcol nei 30 giorni precedenti l’intervista. La guida sotto l’effetto dell’alcol è in ogni caso più frequente nella fascia d’età 25-34 anni (8%) e tra gli uomini (7% vs 2% fra le donne).

26 OTT -

L’uso della cintura di sicurezza anteriore in automobile è diffuso anche se non raggiunge ancora la copertura totale richiesta dalla legge, mentre l’uso della cintura posteriore, sebbene in aumento nel tempo, è ancora molto lontano da quanto l’obbligo di legge imporrebbe e nel biennio 2021-2022 appena 1/3 degli intervistati (36%) dichiara di usare sempre la cintura posteriore quando viaggia in auto. L’uso del casco in motocicletta/motorino sembra invece ormai una pratica consolidata: circa il 96% degli intervistati, che viaggia in moto (come guidatore o passeggero), dichiara di indossarlo sempre. A partire dal 2011 la sorveglianza PASSI indaga anche l’utilizzo di seggiolini e/o adattatori per il trasporto in auto di bambini. Nel biennio 2021-2022, 2 persone su 10 hanno riferito di avere difficoltà a far uso di questi dispositivi, di non utilizzarli affatto o perfino di non avere alcun dispositivo di sicurezza, pur viaggiando in auto. Per approfondire consulta le pagine dedicate alla sicurezza stradale per la sorveglianza PASSI.

Guida sotto effetto di alcol

Dagli ultimi dati PASSI emerge che 5 intervistati su 100 hanno guidato sotto l’effetto dell’alcol nei 30 giorni precedenti l’intervista (avevano assunto due o più unità alcoliche un’ora prima di mettersi alla guida). La guida sotto l’effetto dell’alcol è in ogni caso più frequente nella fascia d’età 25-34 anni (8%) e tra gli uomini (7% vs 2% fra le donne). In riduzione costante nel tempo, ma il calo significativo osservato nel biennio 2020-2021 potrebbe essere solo il risultato delle misure di contenimento per il contrasto alla pandemia di COVID-19, dal momento che nel 2022 si torna a un valore analogo al 2019 e in linea con la tendenza osservata nel periodo pre-pandemico. Per approfondire consulta le pagine dedicate ad alcol e guida per la sorveglianza PASSI.

Infortuni domestici

Infine, dall’indagine PASSI emerge che nella popolazione adulta italiana la consapevolezza del rischio di infortunio domestico è ancora scarsa: nel biennio 2021-2022 solo 6 intervistati su 100 considerano alta o molto alta la possibilità di avere un incidente in casa (facendo riferimento a loro stessi o ai propri familiari). Inoltre, 2 intervistati su 100 riferiscono di aver avuto, nei 12 mesi precedenti l'intervista, un infortunio in casa tale da richiedere il ricorso a cure mediche. Gli incidenti domestici sono più frequenti al crescere dell’età, fra le donne e fra le persone con maggiori difficoltà economiche. Per approfondire consulta le pagine dedicate alle sicurezza domestica per la sorveglianza PASSI.



26 ottobre 2023
© Riproduzione riservata


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