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Indagine Demos. Solo il 36% degli italiani è soddisfatto della sanità pubblica. Ma lo Stato "non molli"


Infatti, nonostante la bassa soddisfazione, solo il 21% vuole che lo Stato riduca il suo peso in sanità e servizi sociali. Crolla la fiducia nei partiti e nelle istituzioni. Unica eccezione il Papa che svetta con 87 italiani su 100 che gli danno fiducia. A Napolitano il 44% di consensi, contro il 70% che aveva 4 anni fa. LE TABELLE.

29 DIC - Cala ancora, anche se di poco, la soddisfazione degli italiani nella sanità pubblica. Si passa infatti dal 39% del 2013 al 36% di quest’anno. Cresce invece quella verso la sanità privata che passa dal 50% al 52%. Lo rileva l’ultimo sondaggio Demos, l’istituto diretto da Ilvo Diamanti, sugli "Italiani e lo Stato" che fotografa la fiducia e la soddisfazione verso istituzioni, partiti, sindacati, welfare, scuola e altri servizi pubblici.
 
A contrasto con la pagella negativa verso la sanità pubblica, si pone però il dato su quanti vorrebbero che lo Stato riducesse il peso nella sanità e nei servizi sociali. Seppur in aumento (era il 19%) nel 2013, solo il 21% degli italiani vorrebbe “meno Stato” in sanità e welfare. Come a dire, “vogliamo la sanità pubblica ma quella che abbiamo non ci soddisfa”.
 
Decisamente negativi, invece, i giudizi su partiti e Parlamento. Nessuno di loro raggiunge il 10% di consensi e i partiti toccano il loro minimo storico con un misero 3% di italiani che continuano ad averne fiducia. Al Parlamento va un po’ meglio, se meglio si può considerare il dato di fiducia fermo al 7% degli intervistati.
 
Per i sindacati la fiducia arriva al 17% per la Cgil e al 14% per Cisl e Uil. Sopra il 50% di consensi solo il Papa che raggiunge l’87% di fiducia (ma la Chiesa nel suo insieme si ferma al 49%), le Forze dell’Ordine con il 67% e la Scuola con il 53%.
 
Anche il Presidente della Repubblica perde consensi e si ferma al 44% (solo 4 anni fa aveva il 71% di fiducia). Male la Magistratura con il 33% di consensi (4 anni fa viaggiava sul 50%) e perdono anche i Comuni con un 29% di fiducia (avevano il 41% nel 2010) e le Regioni con il 19% (contro il 33 del 2010).
 
Infine lo Stato, nel suo insieme, si ferma al 15% di fiducia, dimezzando il 30% che aveva guadagnato 4 anni fa.

29 dicembre 2014
© Riproduzione riservata


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