Ricercatore italiano svela i segreti del cervello dei piloti di F1
I piloti di Formula 1 hanno una diversa connettività funzionale tra distinte regioni cerebrali implicate nei processi visuo-motori rispetto ai soggetti naive. È questo il risultato della ricerca che ha fatto ottenere al giovane ricercatore dell'Università di Pisa, Giulio Bernardi, un prestigioso riconoscimento dalla dalla Organization for Human Brain Mapping. La ricerca è stata condotta in collaborazione con il Dipartimento di Medicina interna dell’Aoup di Pisa e con Formula Medicine di Viareggio.
11 APR - Giulio Bernardi, giovane medico dottorando nell’Unità operativa di Biochimica clinica del Dipartimento di Medicina di laboratorio e diagnostica molecolare dell'Aoup, ha ottenuto, grazie ad uno studio sui meccanismi cerebrali che sottendono l’elaborazione dell’informazione visuo-motoria nel cervello di piloti di Formula 1 e di soggetti naive (semplici, non esperti), un prestigioso riconoscimento dalla Organization for Human Brain Mapping (OHBM), la principale organizzazione mondiale per lo studio della mappatura metabolico funzionale del cervello nell’uomo.
I risultati dello studio mostrano che i piloti di Formula 1 hanno una diversa connettività funzionale tra distinte regioni cerebrali implicate nei processi visuo-motori rispetto ai soggetti naive. Questi dati hanno suggerito una riorganizzazione funzionale dei network cerebrali visuomotori in individui con particolari abilità, quali appunto i piloti. “Questi risultati hanno importanti implicazioni anche per lo sviluppo di strategie riabilitative in pazienti con ictus o altri danni cerebrali”, ha commentato Pietro Pietrini, direttore dell’Unità di Biochimica clinica del Dipartimento di Medicina di laboratorio e diagnostica molecolare dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana.
La ricerca di Bernardi, condotta in collaborazione con il Dipartimento di Medicina interna dell’Aoup e con Formula Medicine di Viareggio, è stata una delle poche selezionate tra le oltre tremila proposte ricevute da tutto il mondo per l’attribuzione dello Young Investigator Travel Award, per la partecipazione al Congresso internazionale della organizzazione che si svolgerà il prossimo giugno a Montreal.
11 aprile 2011
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