Ogm. Non conforme il 3% dei campioni di alimenti analizzati. La Relazione 2018 del Ministero
Pubblicato il report sui controlli. Per un numero totale di campioni prelevati e analizzati pari a 681, la percentuale di quelli positivi è stata del 3%, senza riscontro di non conformità. Un dato positivo per il Ministero: “Permane il rispetto dei requisiti d’etichettatura previsti dalla normativa vigente, assicurando in tal modo l’informazione al consumatore”. IL REPORT
25 NOV - Ogm: negli alimenti controllati la presenza è stata del 3%. Sono questi i dati del report di controllo sugli Ogm del 2018. In particolare esaminando i dati relativi al territorio, per un numero totale di campioni prelevati e analizzati pari a 681, la percentuale di quelli positivi è stata del 3%, senza riscontro di conformità.
“Ciò conferma – prosegue - sempre di più sia la consapevolezza crescente degli operatori del settore alimentare che pongono particolare attenzione lungo tutta la filiera alimentare, dall’approvvigionamento delle materie prime alla commercializzazione del prodotto finito, sia l’efficacia dei controlli ufficiali messi in atto”.
“L’attività all’importazione - precisa il Ministero - ha presentato un decremento con 92 campionamenti effettuati, rispetto ai 111 del 2017, di questi campioni 2 sono risultati non conformi per il riscontro di riso GM non autorizzato in prodotti provenienti dalla Cina. Si ribadisce l’importanza che gli uffici di frontiera rivestono in qualità di prime Autorità sanitarie coinvolte nella nazionalizzazione e commercializzazione di prodotti alimentari provenienti dai Paesi terzi. Il loro contributo è fondamentale alla realizzazione di quanto programmato proprio in relazione al ruolo primario che rivestono nella catena dei controlli ufficiali”.
“Altro ruolo – rimarca il Ministero - fondamentale nella attività di controllo viene svolto dai laboratori pubblici con l’attività di rilevazione e di quantificazione degli OGM nelle matrici campionate. Tenuto conto dei risultati complessivi ottenuti anche per il 2018, si può concludere che per i prodotti alimentari, sul mercato italiano, permane il rispetto dei requisiti d’etichettatura previsti dalla normativa vigente, assicurando in tal modo l’informazione al consumatore. Si conferma, inoltre, che in Italia la presenza di OGM autorizzati negli alimenti continua ad essere decisamente limitata e a concentrazioni estremamente basse, inferiori al limite di quantificazione”.
25 novembre 2019
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