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Distribuzione farmaci. Ministero Salute risponde a Federfarma servizi: “Non è possibile condividere locali, personale o dotazioni. Ogni distributore deve garantire da solo gli standard"


Questo il chiarimento della direzione generale dei dispositivi medici e del servizio farmaceutico del Ministero al quesito avanzato da Federfarma servizi sull'interpretazione dell'ex Dlgs 219/06. "La disciplina individua obblighi e responsabilità in capo al singolo distributore, unitamente ai puntuali adempimenti connessi alla tracciabilità del farmaco".

12 GEN - L'adempimento dei requisiti previsti dal Dlgs 219/06 in tema di distribuzione intermedia dei farmaci devono essere garantiti da un singolo distributore e non possono essere condivisi da più persone in modo da raggiungere la dotazione minima richiesta. Così la direzione generale dei dispositivi medici e del servizio farmaceutico del Ministero della Salute ha risposto a Federfarma servizi che chiedeva alcune spiegazioni in merito all'interpretazione dei requisiti richiesti dal sopracitato Dlgs 219/06.
 
"Le norme in questione perseguono lo scopo di garantire che la rete distributiva sia adeguata e sufficiente rispetto alle necessità del servizio farmaceutico - spiegano dal Ministero -. La loro ratio, nonché il complesso della disciplina in tema di distribuzione, che individua precisi obblighi e responsabilità in capo al singolo distributore, unitamente ai puntuali adempimenti connessi alla tracciabilità del farmaco, porta ad escludere che due distributori in possesso di due distinte autorizzazioni alla distribuzione possano condividere locali, personale e dotazioni".
 
"Il locale - si legge nella risposta del Ministero - deve far capo ad un singolo distributore che sarà responsabile dei medicinali in esso stoccati. Ne discende pertanto che, oltre ai locali, non vi possa essere condivisione né della persona responsabile né tantomeno delle dotazioni minime". Si chiarisce dunque infine, che "il dettato normativo non consente in alcun modo di interpretare la predetta disposizione nel senso che più distributori possano condividere medicinali al fine di raggiungere le dotazioni minime richieste".

12 gennaio 2016
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