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Quei 463 specializzandi catanesi senza stipendio da 4 mesi

di Associazione ALS

03 FEB - Gentile Direttore,
come rappresentanti della sede di Catania di  ALS – Associazione Liberi Specializzandi – condanniamo la vergognosa situazione che sono costretti a subire 463 specializzandi iscritti al 1°anno di una delle 29 scuole di specializzazione catanesi. A questi specializzandi medici, molti dei quali impegnati in prima persona in reparti con pazienti  COVID,  da quando hanno iniziato il loro percorso di specializzazione, ovvero dal 1 novembre 2021, non hanno mai ricevuto lo stipendio e i funzionari della segreteria dell’Università di Catania hanno comunicato via email che riceveranno i primi stipendi  “a fine febbraio”, ovvero 4 mesi dopo l’inizio delle attività in cui gli specializzandi non hanno retto i muri ma hanno contribuito in prima linea all’attività assistenziale.
 
La stessa segreteria ha giustificato questo ritardo, unico in tutta Italia, a causa “dell’elevatissimo numero degli specializzandi” che non ha permesso il pagamento poiché “l’inserimento in Sistema della corposa documentazione” non consente il pagamento dovuto, come se fosse una colpa degli specializzandi nell’aver vinto un concorso nazionale e svolgere la pratica medica. Oltre il danno, tre beffe:

1. Questi  463 specializzandi, oltre all’auto sostentamento per il pagamento delle spese vive, dopo aver pagato 156 euro della tassa di immatricolazione hanno ricevuto a metà gennaio dalla stessa Università di Catania il pagamento della prima rata delle tasse universitarie di circa 600 euro con una mora di 100 euro se il pagamento non viene effettuato nei tempi stabiliti, in barba al buonsenso causato dal disservizio causato.

2. Da Gennaio è stato negato agli specializzandi del 1°anno di poter parcheggiare Agli Ospedali San Marco e Rodolico, per via della troppa affluenza di macchine, costringendoli a pagare una quota mensile, come se gli specializzandi non fossero dipendenti dell'Ospedale a tutti gli effetti che giornalmente danno assistenza ai malati e in tutta italia sono gli unici medici laureati a non aver mai ricevuto alcun bonus covid.

3. L’anacronistico inquadramento del medico in formazione specialistica, con decine di incompatibilità, impedisce al medico specializzando di poter svolgere attività lavorativa al di fuori dell'orario di lavoro.

Non vi è oggettivamente un aumento sproporzionato del numero dei neospecializzandi, che da 336 dello scorso anno sono passati a 463, non un raddoppio ma un 37% in linea d’altronde con il resto d’Italia in cui non vi sono questi disservizi di una Università che da un lato non paga gli stipendi ma dall’altra chiede tasse universitarie e blocca i parcheggi gratuiti a cui sono garantiti ai medici strutturati, come se gli specializzandi fossero medici di serie B.

Come associazione italiana maggiormente rappresentativa dei medici in formazione specialistica, invieremo formalmente in data odierna all’Università di Catania una richiesta di pagamento entro 7 giorni di tutte le mensilità arretrate di cui gli specializzandi hanno diritto, della sospensione della 1° rata delle tasse universitarie con la concomitante posticipazione della 2° rata e della riapertura della possibilità a tutti gli specializzandi a poter parcheggiare liberamente al parcheggio degli Ospedali San Marco e Rodolico.

La situazione pandemica ci impone di evitare in tutti i modi uno sciopero degli specializzandi, ben consci che se tutti i 463 specializzandi incrociassero le braccia ci sarebbero estremi disservizi che andrebbero a ricadere in maniera anche irreversibile ai malati, ma se non vedremo impegno da parte dell’Università di Catania non rimarremo in silenzio a guardare queste vergognose ingiustizia e dimostreremo che molti reparti si basano sull’impegno e il lavoro degli specializzandi, orgogliosi di svolgere la professione medica e che meritano di essere trattati come medici e non come studenti.

I Rappresentanti della sede di Catania dell’ Associazione ALS

03 febbraio 2022
© Riproduzione riservata

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