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Il nuovo Ospedale di Andria non può attendere oltre

di Benedetto Fucci

26 LUG - Gentile Direttore,
sono anni che si discute del nuovo Ospedale di Andria senza risultati. Siamo forse a una svolta? Sembra che possa essere così all'indomani della recente visita del Ministro della Salute ai feriti del disastro ferroviario. Il Ministro ha affermato in modo chiaro quello che è evidente a tutti: la struttura è vetusta e ormai inadeguata. Eppure sia il piano di riordino sanitario della vecchia Giunta Vendola che quello da poco varato dalla Giunta Emiliano non hanno offerto e non offrono soluzioni reali. In merito al piano ora in vigore, come da me denunciato alla Camera in un'interrogazione cui il Ministero della Salute rispose in marzo evidenziando le carenze a tutti note, esso non dà seguito alle promesse fatte e relega il progetto del nuovo Ospedale di Andria fuori dal novero delle priorità per la sanità pugliese.
 
In questo contesto che era e resta molto critico, prendo atto in modo positivo delle ultime dichiarazioni del direttore generale dell'ASL Bat, Ottavio Narracci, che ha approvato una delibera per l'utilizzo di risorse pari a 5 milioni di euro per il miglioramento dell'attuale ospedale. Si parla di cinquanta posti-letto in più (cosa certo importante vista l'ormai cronica sotto-dotazione della nostra provincia rispetto agli standard nazionali e alla programmazione per la Regione Puglia), dell'adeguamento delle attività di laboratorio e di reparti, della messa a norma dell'impianto anti-incendio.
 
Molte volte negli ultimi anni mi sono espresso criticamente verso la mancanza di programmazione e verso un atteggiamento di evidente discriminazione nei confronti della nostra Provincia e quindi dei suoi cittadini, costretti a fare i conti con servizi e strutture spesso inadeguati. Allo stesso modo ho avuto la possibilità di evidenziare, in modo convinto, l'alto grado di professionalità e abnegazione del personale medico e sanitario della sanità provinciale che, ancora più alla luce della difficile situazione organizzativa e strutturale, garantisce prestazioni e assistenza, come dimostrato da ultimo dallo straordinario lavoro svolto dopo il disastro ferroviario.
 
Pochi giorni fa, insieme a una delegazione dei Conservatori e Riformisti della Regione Puglia, ho incontrato a Roma il Ministro Lorenzin e il direttore generale per la programmazione sanitaria, Renato Botti, per esporre le preoccupazioni che nutriamo sulle conseguenze che il piano di riordino avrà sul livello delle sanità pugliese. Il discorso riguarda in modo evidente, per le ragioni sopra scritte, anche la BAT. Mi auguro che l'attenzione del Ministero e la delibera dal direttore generale portino a risultati concreti.
 
Certamente la vigilanza da parte dei Conservatori e Riformisti, già sostanziatasi nell'incontro ufficiale al Ministero della Salute, è e resterà alta. Non siamo interessati a utilizzare le evidenti colpe e i chiarissimi ritardi della Regione Puglia a fini strumentali. Il nostro impegno è di portare le istanze dei cittadini all'attenzione degli organi competenti e contribuire alla ricerca di soluzioni vere. Il nuovo Ospedale di Andria è una priorità assoluta. Non possiamo attendere oltre. Il territorio lo attende da anni e non possiamo più accettare altri ritardi. Per questo attendiamo con ansia di conoscere tempi e modi dello stanziamento delle risorse annunciate per l'attuale struttura; ma sempre tenendo conto che il vero obiettivo, quello per il quale ci impegniamo con forza, è il nuovo Ospedale.
 
Benedetto Fucci
Deputato dei Conservatori e Riformisti


26 luglio 2016
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