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Trapianti. Aumentano donazioni e interventi. Ma le performance negli ospedali possono migliorare del 30%


Diminuiscono i chirurghi dei trapianti, sempre meno giovani scelgono questa attività. Questi i dati emersi alla  presentazione, al ministero della Salute, della 16esima Giornata europea della donazione di organi che si terrà il prossimo 11 ottobre. Lorenzin: “Dobbiamo sollecitare e promuovere la cultura della donazione”

09 OTT - L’Italia migliora le proprie performance sul fronte delle donazioni di organi e dei pazienti trapiantati: secondo le proiezioni per il 2014 i donatori sono passati da 1.318 del 2013 (22.2 per milione di popolazione) a 1.367 di quest’anno (22.9 pmp). Mentre i pazienti trapiantati sono stati 2.944 contro i 2.841 del 2013, con un incremento del 3,6%. E ben 3.168 gli organi trapiantati rispetto ai 3.117 dello scorso anno, con un aumento dell’1,6%.  Ma ci sono ancora margini di miglioramento. L’obiettivo è, infatti, arrivare a 4mila trapianti l’anno.
 
È questo lo scenario emerso oggi in occasione in occasione della presentazione, al ministero della Salute, della 16esima Giornata europea della donazione di organi che si terrà il prossimo 11 ottobre. Un evento promosso annualmente dal Consiglio d’Europa nella capitale di uno Stato membro proprio con lo scopo di sensibilizzare i cittadini sul tema della donazione di organi, e che quest’anno sarà ospitato a Roma: “Una bella coincidenza – come ha sottolineato Beatrice Lorenzin - visto che siamo nel semestre di presidenza Ue a guida italiana. Un’occasione non solo per i tecnici, gli specialisti e gli esperti per confrontarsi sui nuovi traguardi della scienza e della medicina in questo settore, ma anche per ampliare la platea di cittadini informati su questo argomento”.
 
Perché nonostante gli enormi risultati conseguiti negli ultimi 20 anni sul fronte dell’attenzione da parte dei cittadini alla donazioni, le possibilità per ampliare la platea dei donatori e quindi di accrescere in numero dei trapianti sono ancora enormi. Così come, nonostante la qualità dei trapianti effettuati in Italia sia notevolmente migliorata e gli outcome dei trapianti italiani siano superiori e paragonabile ai principali paesi europei, l’efficienza negli ospedali italiani può aumentare ancora di più: si perdono negli ospedali molti potenziali donatori perché non si riconoscono i segni neurologici che predispongono all’espianto. Inoltre tra i giovani medici sono sempre di meno quelli che scelgono di intraprendere la carriera di trapiantologi.
 
 
“La cultura della donazione degli organi insieme alla quella dei tessuti e del sangue sono elementi fondanti del nostro sistema sanitario– ha detto il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin – ma abbiamo bisogno di aumentare il numero di donazioni nel nostro Paese e accrescere la sensibilità nei confronti delle iscrizioni al registro dei donatori, anche perché nei nostri ospedali c’è una grande richiesta di organi che non sempre riesce ad essere soddisfatta. Per questo dobbiamo sollecitare e promuovere la cultura della donazione ancora di più”.
 
Non è un caso che ci siano dei picchi di registrazioni al Registro proprio in occasione delle campagne di informazione. Un andamento che va modificato, in favore di un trend costante di iscrizioni. Un atout in più arriva ora dalla possibilità di manifestare la volontà di donare i propri organi all’atto del rinnovo della carta di identità. Ma sono ancora troppo pochi i Comuni che hanno attivato questa opportunità: solo 24 comuni. “Nei prossimi giorni – ha quindi ricordato Lorenzin – ci vedremo a Milano con l’Anci per sollecitare gli oltre 8mila comuni aderire al progetto”.
 
“L’Italia dei trapianti – ha sottolineato Nanni Costa, Direttore del Centro nazionale trapianti – ha fatto passi importanti negli ultimi vent’anni. Il nostro Paese è tra i primi in Europa per numero di donazioni e trapianti e detiene una leadership indiscussa nel campo della sicurezza e della qualità di procedure e interventi. Ma c’è ancora molto da fare. Quest’anno ci attesteremo intorno ai tremila trapianti effettuati, ma dobbiamo puntare ai quattromila l’anno, incrementando le donazioni del 30% perché, sebbene siano un numero consistente, quelle che abbiamo non sono sufficienti a soddisfare le richieste dei pazienti in lista d’attesa. Dobbiamo stabilizzare le strutture di collegamento. E dobbiamo lavorare di più nelle rianimazioni, ma questo deve diventare un obiettivo dell’intero ospedale. Nelle strutture ospedaliere spesso –  ha aggiunto Costa – non si riconoscono i segni neurologici che predispongono alla donazione di organi trapianto: non si fa accertamento di morte. Il loro numero è aumentabile di un terzo, ed è diversamente posizionato nelle Regioni italiane. Soprattutto abbiamo sempre meno chirurghi giovani che intraprendono la carriera di trapiantologi. E questo è un problema che va affrontato”.
 
 
“La giornata europea delle donazioni – ha spiegato Angelo Del Favero, Direttore generale dell’Iss e presidente di Federsanità Anci – è un’occasione importante per far conoscere ai cittadini i risultati raggiunti, ma soprattutto per testimoniare la volontà del ministero della Salute, dell’Iss e del Centro nazionale trapianti di dare risposte sempre più appropriate ai pazienti in lista d’attesa. Abbiamo sicuramente fatto passi da gigante nell’ambito dell’informazione facendo comprendere ai cittadini tutte le tematiche sulla morte cerebrale, sull’espianto e in generale sulle questioni etiche collegate alla donazione. C’è un’enorme sensibilità da parte dei cittadini verso la donazione – ha aggiunto – ma dobbiamo favorire i canali attraverso i quali questa disponibilità viene manifestata. Per questo abbiamo sperimentato come Federsanità Anci la possibilità al rinnovo della carta di identità di manifestare la volontà di donare gli organi, i dati vengono trasmessi immediatamente al Cnt e la persona viene inserita nell’elenco dei donatori”.
 
 
 
I numeri dei trapianti. Al 31 agosto 2014, sono stati effettuati 1.571 trapianti di rene, 1.033 di fegato, 228 di cuore, 126 di polmone. I dati aggiornati al 31 agosto, inoltre, indicano un numero di donatori utilizzati pari a 19.3 pmp contro i 18.15 pmp del 2013; in assoluto, 1.152 donatori utilizzati contro i 1.102 dell’anno precedente.
Negli ultimi ventidue anni il numero di donatori utilizzati in Italia è salito costantemente, passando da 5,8 donatori pmp del 1992 ai 19.3 pmp del 2014, in termini assoluti da 329 a 1.151 donatori utilizzati nel 2014.
 
Stabili le liste d’attesa. Rimangono stabili le liste d’attesa dei pazienti che aspettano un trapianto. Al 30 giugno 2014, i pazienti iscritti erano 8.937, un numero sovrapponibile a quello dello scorso anno.  La maggior parte sono in lista per una trapianto di rene (6.738). I pazienti in attesa di ricevere un trapianto di fegato sono 1047, di cuore 703, di polmone 382, di pancreas 206, di intestino 25. L’analisi dei flussi di lista, mostra due dati incoraggianti: l’aumentata sopravvivenza dei pazienti in lista di attesa per il fegato e il cuore e la percentuale elevata di successo che riguarda tutti gli organi. I pazienti che escono dalle liste di attesa, infatti, sono tra il 70% e l’80%.

Le opposizioni. Romane stabile anche il numero delle opposizioni alle donazioni. Nel 2001 il tasso di opposizioni era del 28,9% e negli ultimi due anni è rimasto stabile al 29,6%.
I dati di sopravvivenza ad un anno dal trapianto.
Cuore: 83.2% Italia; 82.2% Europa;
Rene: sopravvivenza del paziente in Italia ad un anno dal trapianto 97,2%; 96,3% Europa;
sopravvivenza dell’organo 92% Italia; 91.2% Europa
 
Fegato: sopravvivenza del paziente ad un anno dal trapianto 86.2% Italia; 78% Europa;
Sopravvivenza dell’organo ad un anno dal trapianto 81.5% Italia; 82.5 Europa.
 

 
Le iniziative della Giornata europea della donazione di organi. La Giornata prevede iniziative dedicate ai bambini presso l’Auditorium Parco della Musica, dove si terrà anche la cerimonia inaugurale presieduta dal ministro della Salute. Altre iniziative si terranno in piazza del Popolo, piazza Trilussa, piazza San Lorenzo in Lucina, Terme di Caracalla, Galleria Alberto Sordi, piazzale di Ponte Milvio, piazza dei Re di Roma, piazza Bologna, piazza Risorgimento, piazza della Repubblica, della Chiesa Nuova e di Sant’Emerenziana. Concluderà la serata uno spettacolo, presso l’Auditorium Conciliazione, organizzato in collaborazione con Associazione nazionale italiana cantanti, Centro regionale trapianti del Lazio e dell’Umbria, durante il quale si alterneranno sul palco Luca Barbarossa, la Social Band, Michele Zarrillo, Mario Venuti, Stefano Di Battista e Irene Grandi, insieme ad attori come Claudio Santamaria e Ambra Angiolini.
 

09 ottobre 2014
© Riproduzione riservata

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