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Gli “Stati generali delle donne” sbarcano a Firenze

di Antonella Gramigna

Aavviare un confronto aperto al pubblico attraverso un percorso che interesserà tutte le Regioni italiane. Uno scambio di best practices e di abstract su differenti temi, per dare spazio alla componente femminile, valorizzarla e darle voce. Questa la mission dell'iniziativa che, dopo l'incontro a Roma dello scorso 5 dicembre e Bologna il 27 febbraio, è arriva a Firenze il 13 marzo.

17 MAR - Gli Stati Generali delle donne crescono ed iniziano a percorrere l'Italia attraverso giornate di confronto ed interazione nei capoluoghi di regione. Dopo Roma ,il 5 Dicembre u.s., alla sede del Parlamento Europeo, con la preziosa presenza della senatrice Valeria Fedeli che ha fatto da madrina e che sappiamo da sempre essere al fianco e a supporto delle politiche di genere, si sono messi in cammino in tutta Italia e sono approdati a Bologna il 27 febbraio,il 14 marzo a Firenze il 16 a Genova, il 10 aprile saranno ad Ancona, poi il 17 nel Molise. Continueranno il 14 maggio alla Casa internazionale delle donne a Roma per gli Stati generali del Lazio, il 15 Maggio a Pescara-Chieti e il 12 giugno a Trieste.

"Entro l’estate avremo completato il lavoro nelle Regioni". Dice Isa Maggi, ideatrice del percorso ed organizzatrice dell'evento nonché rappresentante del network Sportello Donna e BicNet Italia. Isa Maggi ha messo in piedi questo grande percorso spiegando che “nella crisi le donne creano lavoro e combattono in modo positivo. Nascono per questo gli Stati Generali delle donne: non per cercare ruoli o poltrone ma per dare spazio alla componente femminile, valorizzarla e darle voce. Considerate un Pil e non un peso, è proprio nel periodo di crisi che le donne possono dare il loro contributo per rialzare il destino della nostra Italia, attraverso la sinergia, le idee e la proposta. Unirsi in un percorso comune per offrire soluzioni e presentare progetti utili, alcuni già avviati altri da sviluppare assieme, questo è lo scopo di queste giornate. Questo è quanto è emerso a gran voce durante tutti gli interventi che hanno toccato moltissime tematiche. Sono stati, infatti, numerosi e di spessore gli interventi nella giornata no-stop fiorentina, tutti tesi ad incitare il Governo e le Istituzioni a quell'agire concreto a supporto, per così dire, delle politiche di genere.

La presenza e la relazione portata a Firenze da Vittoria Franco ha ribadito quanto sia fondamentale continuare a portare avanti, sempre più e con forza, l'importanza ed il valore della presenza femminile nelle Istituzioni e nel mondo delle imprese. Sappiamo bene che la senatrice durante la sua legislatura ha istituito un laboratorio di genere dedicato proprio alla formazione politica delle donne e dell'educazione all'empowerment e che su questo ha presentato un Ddl su "Le misure urgenti a sostegno della partecipazione delle donne alla vita economica e sociale delle Donne". Le attività a favore delle donne, però, devono essere sdoganate adesso dall’etichetta di genere ma viste e interpretate nell’interesse "dell’intero sistema economico", come priorità per la crescita e lo sviluppo sostenibile. Gli ambiti sono trasversali sia per gli uomini che per le donne e l'impegno in essi dovrebbe essere considerato un valore per entrambi e variano dall'innovazione alla comunicazione, alla presenza femminile in politica, all'agricoltura , alla presenza femminile nelle imprese, e l'importanza nell'ambito Salute ed ai corretti Stili di vita.

Il Global Gender Gap Report del World Economic Forum, la scorsa settimana,a Ny, ha evidenziato come sia necessario rafforzare le politiche di riduzione del divario tra i generi in Italia perché "le donne rappresentano la metà del potenziale talento di base di un paese". La competitività di una nazione, a lungo termine, dipende in modo significativo da come la nazione educa e utilizza le sue donne. Lo stiamo urlando da più parti ed anche il segretario generale dell’Onu Ban ki-moon, aprendo i lavori della 59 Commissione sulla Condizione della Donna, ha richiamato l’attenzione su questo punto: non si tratta più solo di guardare con favore alle “singole donne” che accedono a posizioni apicali e di successo o di garantire protezione alle donne vulnerabili, ma di costruire il percorso “collettivo” affinché tutte le donne possano accedere all’interno di una società che sempre più investa nelle “capacita’”di tutti, uomini e donne. 

"La violazione dei diritti delle donne si iscrive a pieno diritto all’interno della violazione dei diritti umani", così scrive Giovanna Martelli, presente a Ny a nome del Governo italiano come Consigliera alle Pari opportunità incaricata dal Premier Renzi, la quale ha inviato una lettera di auguri e sostegno agli Stati Generali molto gradita e letta ai presenti, incitando al proseguimento per l'obbiettivo comune. "Da anni, l’Italia è schierata in prima linea per prevenire e combattere questo fenomeno. Il Governo italiano ha messo in atto numerose iniziative di prevenzione e lotta a tutte le forme di violenza nei confronti delle donne e delle bambine a livello nazionale e internazionale - così scrive Martelli -. Perché soltanto attraverso l’eradicazione di questo fenomeno a livello globale, sarà possibile tracciare la strada per la creazione di un ambiente realmente favorevole all’empowerment sociale, economico e politico delle donne. Da qui occorre e dobbiamo avviare il percorso: a livello internazionale, affinché tutti i Paesi adeguino i propri ordinamenti agli standard internazionali e, conseguentemente, le loro politiche ai principi del rispetto della persona umana dotandosi o rafforzando apparati sanzionatori e repressivi rispetto alla violazione dei diritti individuali; a livello nazionale, rilanciare il tema del lavoro delle donne. L’investimento nel lavoro delle donne, oltre che una misura di giustizia sociale, ha carattere anti-ciclico capace di rimettere in moto l’economia dopo anni di crisi: più donne lavorano, più aumenta la natalità, più aumentano servizi e consumi".
Ed in Toscana in questi ultimi tempi si parla di riorganizzare la Sanità, per ridurre i costi e poter fornire migliori Servizi, ed è stato recentemente varata la riorganizzazione attraverso la riduzione delle Asl riducendole a tre macro aree: "Riorganizzare profondamente è il solo modo per salvaguardare il servizio sanitario pubblico. Per la Toscana è una bella sfida, ma sono sicuro che la vinceremo". Così il presidente Enrico Rossi, che ha fornito il Patrocinio all'evento fiorentino assieme a Cesvot, commenta "coniugare qualità e taglio della spesa è un'impresa difficile, ma finora ci siamo sempre riusciti, riducendo i costi e addirittura migliorando la qualità dei nostri servizi sanitari. Ci riusciremo ancora. E i toscani potranno continuare a guardare con fiducia al loro sistema sanitario". 

Un sistema sanitario in cui, come più volte detto a Firenze,durante le varie relazioni presentate nella giornata dedicata alle donne, speriamo si possa parlare di "Salute e Benessere sociale", una sorta di Nuovo Welfare attraverso Servizi Integranti ed innovativi che possano permettere le migliori cure ed il risparmio in termini di costi , sia per le famiglie che per lo Stato. Sono nati per questa "Mission" gli Stati Generali delle donne, per avviare un confronto spontaneo ed aperto al pubblico, trasversale e non politico, attraverso un percorso che partendo dall'iniziativa romana preveda attraverso altri incontri uno scambio di best practices e di abstract su differenti temi con raccolta e pubblicazione on line, per dare spazio alla componente femminile, valorizzarla e darle voce. 

Isa Maggi afferma ancora: "A Roma abbiamo presentato già dati importanti, frutto di un lungo lavoro di due anni condotto nei territori italiani con due rilevanti iniziative rispettivamente intitolate ‘Donne che resistono’ e ‘Donne che ce l'hanno fatta’, oltre ad aver evidenziato dati di esperienze europee, nazionali, regionali e locali a confronto, di rilevante interesse sociale, culturale ed economico”.

Dai dati analizzati è emerso che, nei periodi difficili, le donne creano lavoro e combattono in modo positivo con idee che possono rivoluzionare la gestione del territorio. Si deve ripartire da qui, non da mere ricette inutili e demagogiche, ma da forti e decisi interventi legislativi ed economici che abbiano alla base valori etici affinche' possano ricostruire un’economia sociale e finanziaria che sia sostenibile nel rispetto delle esigenze e delle politiche di gender. 

Una nuova visione di leadership è, quindi , quella emersa negli "Stati generali delle donne" che strada facendo produrrà un documento che sarà presentato alle autorità sia regionali che nazionali nonche' internazionali, con proposte e progetti concreti per i bisogni reali e quotidiani del territorio. Le donne partecipanti a questi eventi cercano un modo per il Saper Fare ed il Poter Fare con quello Spirito di Servizio a favore della Società ed in tutti i settori che sempre contraddistingue le donne: dalla gestione dei beni culturali, all’Ict, alle politiche di immigrazione, alle soluzioni per la logistica, i trasporti, per una sanità migliore attraverso i corretti Stili di vita, attraverso nuove soluzioni partecipative e servizi integranti. Ed il testimone per la Toscana è adesso in mano alla Coordinatrice regionale Paola Sciocchetti che da questo evento fiorentino partirà con gli Stati generali permanenti, così da poter continuare nella Regione toscana un percorso di interazione e proposte concrete attraverso le Coordinatrici tematiche riassunte in: democrazia paritaria – lavoro – imprese start up – donne e politica – stili di vita – giovani donne e confronti fra generazioni – donne e territorio – comunicazione – innovazione nuove tecnologie – processi di integrazione, le famiglie migranti – leadership – politiche ed azioni intorno al Mediterraneo – cambiamenti – potere – creatività – fragilità economica e sociale – sport – educazione/formazione – sostenibilità, Stili di vita ( Salute e nuovo welfare ).

Un Format studiato con la modalità europea, che prevede interventi di 4 minuti, ha fornito importanti spunti e contenuti che saranno redatti a cura delle Coordinatrici dei vari ambiti attraverso l'elaborazione di un documento riassuntivo da presentare alle Autorità competenti perché possano venir, così, sollecitati e stimolati ad avere visione delle varie problematiche e proposte di riflesso per una sempre maggiore e migliore attuazione di politiche di genere.

Antonella Gramigna 

17 marzo 2015
© Riproduzione riservata

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