"Piattaforma nazionale integrata per la cultura e le competenze digitali nel Ssn". Ecco il progetto di alfabetizzazione promosso da Federsanità
L'obiettivo è avviare un’articolata azione web-based per lo sviluppo delle competenze digitali in sanità e favorire una diffusa consapevolezza dell’innovazione digitale all’interno del SSN, in particolare per quanto riguarda i servizi di Fascicolo sanitario elettronico, ePrescription, Cartella clinica digitale, dematerializzazione e Telemedicina.
02 MAR - La trasformazione digitale del Servizio sanitario nazionale (Ssn) deve partire dai bisogni delle persone che operano al suo interno, attraverso un programma graduale di ascolto e di alfabetizzazione digitale. Questa strategia è alla base del progetto "Piattaforma nazionale integrata per la cultura e le competenze digitali nel Servizio Sanitario Nazionale" promosso da Federsanità ANCI, ISIMM Ricerche, Consorzio interuniversitario NITEL (unità Roma Tor Vergata) e HL7 Italia e presentato questa mattina a Roma in Audizione presso la Commissione Agenda Digitale della Conferenza delle Regioni da
Valentina Albano dell'Area Innovazione e Sviluppo di Federsanità ANCI e
Giuseppe Greco segretario generale di ISIMM Ricerche.
L'obiettivo è avviare un’articolata azione web-based per lo sviluppo delle competenze digitali in sanità e favorire una diffusa consapevolezza dell’innovazione digitale all’interno del SSN, in particolare per quanto riguarda i servizi di Fascicolo sanitario elettronico, ePrescription, Cartella clinica digitale, dematerializzazione e Telemedicina.
Il progetto si iscrive nell’ambito della Strategia per la Coalizione Nazionale per le competenze digitali 2015, promossa dall’Agenzia per l’Italia Digitale, quale parte della Grand Coalition for Digital Jobs della Commissione Europea.
"In questa prospettiva - dichiarano da Federsanità - la realizzazione di un programma per allineare all’investimento in ICT un adeguato investimento in cultura e competenze digitali è la conditio sine qua non per spingere tutto il SSN a un ripensamento sistemico. Peraltro le caratteristiche intrinseche del settore sanitario richiedono la necessità di sviluppare un programma ad hoc per le competenze digitali, differenziato dagli altri comparti della P.A. e declinato sugli specifici bisogni e processi del settore."
Secondo un’indagine AICA-SDA Bocconi il “non sapere informatico” genera costi di improduttività per il settore sanitario stimati intorno a 850 milioni di Euro all’anno. Mentre il ritorno annuale stimato per la formazione digitale di base è superiore ai 2 miliardi di Euro.
02 marzo 2016
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