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Relazione Commissione Antidoping. Risorse non sono sufficienti a garantire attività

Nonostante la ristrettezze economiche prosegue la lotta contro il doping. Numerose iniziative nell’ambito dei tre filoni principali di intervento (Tutela della salute - Prevenzione e Monitoraggio - Controlli Antidoping) sono state attivate nel corso del 2010.

24 OTT - Nel corso della relazione 2010 al Parlamento sullo stato di attuazione della legge 14 dicembre 2000, n. 376 nonché sull'attività svolta dalla Commissione per la vigilanza ed il controllo sul doping e per la tutela della salute nelle attività sportive, la Commissione per la vigilanza ed il controllo sul doping e per la tutela della salute nelle attività sportive ha cercato di mantenere un livello di attenzione volto soprattutto alla prevenzione della diffusione del fenomeno doping nelle fasce giovanili della popolazione e nei settori sportivi amatoriali, al fine di far fronte al fenomeno ormai accertato dell’ uso ed abuso di sostanze e metodi vietati per doping e dell’abuso di assunzione di medicinali da parte dei praticanti attività sportive in questi ambiti.

Alcuni dei progetti di collaborazione che sono stati attivati con l’Istituto superiore di sanità:

Progetto N. 1 “Percorsi di aggiornamento per la magistratura per l’applicazione della legge 376/2000”
Con l’entrata in vigore della legge 376/2000 è diventato reato penale la somministrazione, l’assunzione e il commercio delle sostanze inserite nella lista delle sostanze vietate. Il corso si propone di aggiornare le varie figure professionali dopo nove anni dall’entrata in vigore della legge e  di  valutare se le procedure messe in atto dal Ministero della Salute e dalle Forze di Polizia Giudiziaria consentono di affrontare correttamente il problema e di contrastare l’uso e il traffico di sostanze vietate per doping.

Progetto N. 2 “Master per ispettore investigativo antidoping-NAS”
Il Master è rivolto ai Carabinieri del Comando per la Tutela della Salute (N.A.S.). Gli Ufficiali e i
Sottufficiali  provenienti da tutte le regioni d’Italia avranno modo di aggiornarsi sui vari aspetti del
fenomeno doping  ed in particolare sulla normativa nazionale e sovranazionale, il codice WADA,
l’applicazione e le criticità della legge 376/2000.
Sono previste anche esercitazioni presso il laboratorio del Reparto Farmacodipendenza,
Tossicodipendenza e Doping dell’ISS e presso il laboratorio antidoping di Roma, accreditato WADA.

Progetto N. 3 “Master FAD Antidoping”
Corso di formazione a distanza della Commissione per la vigilanza sul doping e per la tutela della salute nelle attività sportive Il progetto sarà indirizzato ai Medici di medicina generale ed ai Medici specialisti in medicina dello sport per il loro impatto nella prevenzione del fenomeno del doping. Si calcola che i circa 50.000 MMG vedono almeno una volta l’anno tutti i cittadini italiani. Il progetto prevede la realizzazione di una FAD con crediti formativi da concordare nei contenuti scientifici con un board composto da membri della Commissione, che garantiranno la qualità e l’imparzialità dei contenuti. Il corso verrà realizzato attraverso la creazione di due e-learning room attraverso le quali i medici potranno partecipare alle lezioni, compilare i questionari ed ottenere l’erogazione dei crediti formativi al termine del corso.  Il corso sarà completato da due seminari e dalla creazione di uno spazio biblioteca, che conterrà tutti gli articoli, le news e gli interventi congressuali significativi con implementazione in tempo reale.

Progetto N. 4 “Salute e doping”
Portale istituzionale della Commissione per la vigilanza sul doping e per la tutela della salute nelle attività sportive.  Il progetto prevede la realizzazione del sito web e dell’utilizzo del sistema CMS (“Content Management System”), un software autore che permette l’aggiornamento del sito e del catalogo. Il sito  verrà organizzato su diverse sezioni principali, che dovranno essere definite dopo l’analisi dei contenuti e dei servizi interattivi insieme alla Commissione.
Il portale è finalizzato in particolare a tre target specifici:
1. giovani che praticano sport agonistico e/o amatoriale;
2. giovani frequentatori di palestre;
3. allenatori, dirigenti sportivi e insegnanti.

Palestra sicura
La Commissione ha inoltre approvato, nel corso del 2010, la proposta di integrazione del progetto  “Palestra sicura”, già avviato  nel 2009 in collaborazione con la regione EmiliaRomagna come capofila e volto a realizzare un percorso didattico ed una serie di azioni mirate alla prevenzione del doping indirizzato ai gestori ed ai responsabili tecnici delle palestre.

Il Telefono Verde Anti-Doping (TVDA)
La Commissione ha inoltre finanziato la realizzazione e gestione del Telefono Verde Anti-Doping (TVDA) (800896970), un servizio nazionale, anonimo e gratuito di counselling telefonico sulle problematiche legate al fenomeno del doping. Il TVDA è un punto di ascolto e monitoraggio dei bisogni della popolazione, un collegamento tra le istituzioni e il cittadino e uno strumento di prevenzione e promozione della salute. Si rivolge in particolare ai giovani e ai loro familiari, agli operatori sportivi e socio-sanitari e alle istituzioni pubbliche e private per fornire
informazioni e divulgare materiale scientifico e informativo. Il TVAD si propone di sostenere e
facilitare un lavoro  di rete fra i diversi attori coinvolti in questo fenomeno.

Il fenomeno del doping in Italia
Le discipline sportive maggiormente testate sono state il ciclismo, l’atletica leggera, il nuoto e gli sport invernali nelle categorie  amatoriali e  giovanili su manifestazioni organizzate da Federazioni sportive nazionali, Discipline Associate e da Enti di promozione sportiva.
Su 1.115 atleti controllati è risultato positivo ad una o più sostanze il 6,3% degli atleti uomini ed l’1,5% delle atlete donne con una percentuale aggregata del 4,7% del campione totale.
Le percentuali di  positività più rilevanti sono state riscontrate nel ciclismo con il 9% di atleti positivi sui soggetti esaminati,   nella pesistica e cultura fisica con una percentuale del 10,9% e negli sport invernali con una percentuale di positività del 3,94%.
L’aumento del numero di controlli in alcune discipline sportive, come il ciclismo, ha confermato ed anzi evidenziato un incremento significativo della percentuale di positività rispetto al 2009.  L’entità del fenomeno rende necessario intensificare l’attività di controllo sulle competizioni per mantenere alto il livello di attenzione e cercare di ottenere un effetto deterrente fra gli sportivi. A tal fine potrà essere utile  attivare iniziative in collaborazione con le Federazioni interessate per realizzare campagne di prevenzione mirate.

Modifiche alla legge n. 376/2000 per una lotta al doping più efficace
Riguardo alle criticità ed alle proposte di modifica della normativa recata dalla Legge
n. 376/2000, le questioni già evidenziate nelle ultime relazioni al Parlamento non hanno trovato soluzione nel corso del 2010. La questione indubbiamente più rilevante rimane la mancata previsione dell’equiparazione della fattispecie sanzionatoria penale prevista dall’attuale disposizione dell’art. 9, anche per il rifiuto dell’atleta a sottoporsi ai controlli antidoping, analogamente a quanto previsto dall’art. 186 del codice della strada per il rifiuto a sottoporsi al test alcoolimetrico. Attualmente infatti  quest’ultima fattispecie viene perseguita soltanto  in termini sanzionatori sportivi, come previsto dall’art. 6, comma 1 della legge 376/2000. Questione che diventa ancora più urgente considerato il rilevante aumento del numero dei casi di rifiuto registrati nell’ultimo anno di controllo. Tendenza che sembra trovare conferma anche nei primi mesi del 2011. Sotto il profilo soggettivo, la fattispecie sanzionatoria contemplata all’art. 9, dovrebbe
essere rimodulata in termini di dolo generico e non più specifico. La finalità di “alterare le
prestazioni agonistiche degli atleti”, che nell’attuale previsione rappresenta elemento costitutivo della fattispecie, potrebbe invece nella novella legislativa costituire una rilevante circostanza aggravante specifica e ad effetto speciale

 

24 ottobre 2011
© Riproduzione riservata

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