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Decreto Balduzzi. Milillo (Fimmg): "Confermiamo il nostro sì a questa riforma"


"Mi sembra soddisfacente, visto che sono compresi i tre elementi che riteniamo essenziali: il ruolo unico per la Medicina generale; lo sviluppo della Aft  e la ristrutturazione del compenso che permetterà di distinguere e finanziare il medico in rapporto agli standard che soddisfa".

27 AGO - Già prima della pausa estiva il segretario nazionale della Fimmg Giacomo Milillo in un’intervista a Quotidiano Sanità si era espresso positivamente riguardo all’annunciata “riforma” delle cure primarie che è ora confluita nel decreto che sarà all’esame del Consiglio dei ministri venerdì prossimo. Un giudizio positivo confermato rispetto alla bozza pubblicata oggi, sebbene con alcune riserve sulle norme che riguardano la responsabilità civile.

Dottor Milillo, la bozza del “decreto Balduzzi” che abbiamo pubblicato corrisponde a quello che lei aveva già avuto modo di vedere?
In verità questa stesura mi sembra un po’ “pasticciata”, probabilmente perché è ancora una bozza in fase di aggiustamento. Ma al di là della forma, i contenuti mi sembra che siano corrispondenti all’impostazione originale.

Dunque è soddisfatto?
Sì, al di là della forma il testo mi sembra soddisfacente, visto che sono compresi i tre elementi che riteniamo essenziali: il ruolo unico per la Medicina generale; lo sviluppo della Aft (aggregazioni funzionali territoriali), che, al di là di quanto già previsto dalla Convenzione, assumono anche una funzione assistenziale essendo finalizzate proprio alla continuità dell’assistenza; e infine la ristrutturazione del compenso.

Quando e se verrà approvata, la ristrutturazione del compenso produrrà cambiamenti nell’immediato per i medici di medicina generale?
Nell’immediato non cambierà molto, ma finalmente sarà distinto l’onorario per le prestazioni assistenziali da quello che è il finanziamento per i fattori di produzione. Mettendo in evidenza queste cose, si smentiscono anche i luoghi comuni secondo cui il compenso del mmg è “tutto guadagno”. Sarà invece possibile distinguere e finanziare il medico in rapporto agli standard che soddisfa.

Pensa che questa riforma possa rispondere anche alle attese dei giovani medici che in questi mesi hanno manifestato le loro difficoltà già nella fase di formazione?
Credo che sarà particolarmente utile a loro, perché mentre oggi chi entra nella professione deve “inventarsi” gli strumenti di lavoro, senza alcun sostegno, con queste nuove norme potranno invece inserirsi nelle Aft che dispongono già di propri fattori di produzione.

Riguardo alla responsabilità civile, pensa che il decreto sia positivo?
Mi sembrano importanti due elementi. Il primo è che la responsabilità del medico è riferita solo alla colpa grave; la seconda è la prevista creazione di un Osservatorio e di un Albo dei consulenti. È negativa invece la scomparsa delle tabelle di risarcimento, che garantiscono una maggiore equità ed evitano le speculazioni.

Crede che le osservazioni delle Regioni modificheranno molto questa bozza?
È un’incognita. Aspettiamo che le Regioni formalizzino le loro osservazioni.

27 agosto 2012
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